PARMA - Tra le note più liete del 2-2 conquistato in casa dell’Inter c’è stato, oltre ovviamente all’exploit del doppiettista Gervinho, il ritorno in campo di Roberto Inglese. Il centravanti alla sua terza stagione a Parma aveva dovuto fare i conti con la positivizzazione al covid e con una ricaduta. Attraversati per fortuna senza particolari sintomi i vari protocolli Inglese è andato in panchina contro l’Inter e l’acciacco occorso a Cornelius nel corso del primo tempo è subentrato nell’intervallo. E lo ha fatto nel migliore dei modi, facendo a sportellate e vincendo parecchi duelli aerei. Ha poi scodellato a Gervinho uno splendido assist (un filtrante che ha rinverdito nei tifosi gialloblù il ricordo dei vari Morfeo e Cassano).

Nel finale ha pagato la fatica, e si è ad esempio fatto bruciare da Perisic nell’azione del 2-2. Ma con lui il Parma ha ritrovato un centravanti che sa fare reparto. Continua ancora, invece, a ritmo alterno, la ricerca da parte di Liverani di un trequartista funzionale al suo ‘’ideale’’ 4-3-1-2. Kucka in questo senso sembra non funzionare, Cyprien non è ancora stato provato in quella posizione, l’argentino Brunetta è arrivato con un infortunio pregresso e si è allenato con il gruppo solo da martedì. 

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