ROMA - «Abbiamo raggiunto un grande obiettivo, ora c'è solo da festeggiare con i tifosi. Per ora La Juve non è raggiungibile». Sono queste le parole di Garcia dopo la vittoria nel derby. Il tecnico analizza così la partita: «I giocatori sono stati bravi hanno avuto l'atteggiamento giusto - ha spiegato a Sky - non era una partita semplice. Ora avremo tutto il tempo per analizzare la stagione. Iturbe? Ha sempre dato il meglio, oggi ha avuto la giusta ricompensa. E' molto giovane e ha risposto sul campo. "Le mie parole in conferenza stampa? Fanno parte dello show. Sono una mossa psicologica, destabilizzante. Io voglio fare i complimenti a Stefano Pioli, è un bravissimo allenatore. Non so come la Lazio terminerà la stagione, ma hanno dei giocatori bravi".

IL BATTIBECCO CON PIOLI - La questione sembra chiusa così, ma qualche minuto dopo Garcia viene a sapere delle dichiarazioni di Pioli («La maglia di Totti ci può stare, non quello che ha detto Garcia prima del derby: io ho tanta ammirazione per gli allenatori stranieri e per un certo modo di vivere il calcio, ma vedo che quando vengono in Italia diventano peggio di noi. Non c'era bisogno di dire che la Lazio è una squadra che piange, non è stato giusto e corretto») e la polemica si accende. Incrociandosi all’ingresso della sala per le conferenze, il tecnico della Lazio si lascia scappare: «Sei scorretto. E sei anche bugiardo... Parli proprio te di piangioni?». Il francese allora risponde: «Stai zitto... Non sai perdere, sei un rosicone». Pioli non ci sta e chiude: "Adesso parla di questa partita, non parlare di altro".