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Zukanovic, Dzeko e Pjanic: la Bosnia conquista la Roma

Storie di bombe e di talenti: la colonia giallorossa prende corpo. Lulic, Krunic e Djuric completano una rappresentanza tutta genio e sregolatezza.

ROMA - Agli Europei non ci sarà, visto lo spareggio perso lo scorso novembre contro l'Irlanda. Ma la Bosnia di Mehmed Bazdarevic, ct fresco di nomina subentrato all'esonerato Safet Susic, continua a sfornare talenti che riempiono le tabelle di calciomercato e le casse dei club che hanno avuto la fortuna di scoprirli e di venderli. Il nome di Ervin Zukanovic, balzato alle cronache delle ultime ore per il frettoloso passaggio dalla Samp alla Roma quando sembrava destinato allo Stoccarda, è soltanto l'ultimo in ordine temporale.

MAGO DELLE PUNIZIONI - Il bosniaco ex Chievo e Kaa Gent, è finito sui taccuini degli operatori di mercato soltanto a 28 anni. Sinistro educato, ottimo tiratore di punizioni, è un difensore centrale all'occorrenza anche esterno. Dopo una stagione da titolare al Chievo (29 presenze e 2 gol), Ferrero e Zenga lo hanno voluto alla Samp dove fino ad oggi ha collezionato 19 presenze e 3 gol, due su punizione a Lazio e Sassuolo, uno di testa al Verona. "Zuka" sa difendere e fare gol, per questo già nella scorsa estate sembrava a un passo dall'Inter, che stava per prenderlo dai Mussi Volanti. Chi lo ha cresciuto calcisticamente ne parla come di un incrocio tra Chivu e Ivanovic, con i dovuti paragoni. Ha la tecnica del primo e la grinta del serbo del Chelsea.

UN CALCIO ALLA GUERRA - Il classe '87 è nato a Sarajevo e come suoi tanti connazionali ha visto in faccia la guerra. Tirava calci sotto le bombe grazie all'accademia Bubamara, scuola di talenti voluta nella ex Jugoslavia da Pedrag Pasic. Ervin ha saputo ritagliarsi uno spazio tra i grandi del calcio bosniaco e solo la burocrazia gli ha negato la gioia del Mondiale del 2014 in Brasile (problemi di visto e relativa polemica con la FIFA ne consigliarono al ct Susic l’esclusione).

COLONIA BOSNIACA - Zukanovic arriva alla Roma in prestito con obbligo di riscatto alla quarta presenza. E con Dzeko e Pjanic andrà a rinforzare la colonia bosniaca giallorossa. Che con Lulic sull'altra sponda del Tevere, Krunic all'Empoli e Djuric al Cesena forma un vero e proprio plotone calcistico. Plotone di talenti, figli di una terra che quando si parla di calcio vuol dire soltanto genio e sregolatezza.

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