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Roma, Vainqueur: «Con la Lazio per continuare la serie positiva»

Il centrocampista francese: «Spalletti è un grande allenatore, mi ispiro a Dacourt»

ROMA - "Abbiamo fatto una buona partita contro Inter, non abbiamo perso punti. I compagni ora sono con le Nazionali e aspettiamo che tornino per continuare la nostra serie positiva". William Vainqueur è carico. Il centrocampista giallorosso, ai microfoni di Roma Radio, descrive il momento suo e della squadra. "Alla ripresa ci sarà il derby, All'andata abbiamo vinto 2-0, anche se non c'erano molti tifosi sugli spalti c'era tensione nell'aria sia allo stadio che nei giorni precedenti. Abbiamo vinto e siamo stati molto contenti. L'arrivo di Spalletti? Il mister è un grande allenatore, ci ha dato la voglia di vincere e dà un senso a ogni partita. Lui dà direttive e indicazioni differenti ad ogni partita. Il mio ruolo non è cambiato, è quello di stare davanti alla difesa, sia con Garcia che con Spalletti. Qui sono passati ottimi giocatori, io mi ispiro a Dacourt".

QUEL TIRO CONTRO IL REAL - Un passaggio su Roma-Real Madrid: "Non avevo mai giocato la Champions League in passato, affrontare il Real Madrid è stato emozionante. Se fosse entrato il mio tiro forse il discorso qualificazione poteva cambiare, ma è inutile parlarne visto che ormai è passato". Quali sono le differenze tra i campionati in Belgio, Francia e Italia? "Il rigore tattico in Italia è più evoluto, quindi è più difficile rispetto a Belgio e Francia. Qui si chiede tutto a livello tecnico e a livello tattico. Quando sono arrivato non avevo fatto la preparazione, quindi al primo allenamento ho subito un po' il contraccolpo a livello fisico". Vainqueur parla poi del suo passato: "Al Nantes si giocava nello stesso modo dalle giovanili, grazie all'allenatore Jean-Claude Suaudeau: si giocava a 2-3 tocchi, che poi è quello che ci chiede adesso mister Spalletti, insieme alla velocità, alla profondità e alla verticalizzazione. Allo Standard Liegi ho giocato molto bene. Il segreto? Ho lavorato come sempre, ho lavorato molto duramente sul campo e sono stato ricompensato". Pensiero finale sui drammatici fatti di Bruxelles: "Purtroppo è un momento tragico, simile a quello che abbiamo vissuto a Parigi a Novembre. Dobbiamo restare uniti e solidali".

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