ROMA - La Roma controlla 84 giocatori, tra la prima squadra, la Primavera che si sta giocando lo scudetto e i tanti giocatori sotto contratto che militano in Italia o all’estero. Un esercito di calciatori, talenti, campioni affermati o semplici sconosciuti. Tra questi molti non hanno mai neppure vestito la maglia giallorossa, oppure hanno fatto poche apparizioni con la Primavera. Alcuni andranno in scadenza di contratto tra un mese e non saranno confermati. E’ il caso di chi ha avuto un ruolo importante nella prima squadra, come Maicon e Keita, o di giovani che proveranno a cercare fortuna altrove, come Battaglia, Ciciretti, Frediani e Rosato. E’ la politica di Sabatini, la ricerca di giovani talenti prevede scommesse e promesse lasciate per strada. Ma questo modo di operare dà la possibilità al direttore sportivo di potersi muovere sul mercato con grande autonomia e di intrattenere rapporti con club sparsi in tutto il mondo.
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STRATEGIA - E’ talmente importante controllare la crescita dei giovani ceduti in prestito, che Sabatini ha voluto un collaboratore che si occupi esclusivamente di questo. E’ il caso di Federico Balzaretti, che dopo aver smesso di giocare in anticipo rispetto alle previsioni per una grave forma di pubalgia, ha preso il patentino di direttore sportivo e ha il compito di seguire i calciatori in orbita Roma sparsi per il mondo. La politica di Sabatini porta a volte a perdere alcuni giovani del vivaio, ma le loro cessioni aiutano a far quadrare i conti.
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