ROMA - Com'è che cantava Antonello Venditti? Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano. Non saranno stati presenti nel derby (questioni di principio) ma ieri, all'Olimpico per Roma-Milan, c'erano 46.751 spettatori (compresi i 18.598 abbonati, dati ufficiali As Roma). Oro colato per un lunedì sera. Cornice di passione per uno stadio che negli ultimi anni raramente si è riempito. L'esame, la Roma lo ha superato anche grazie al proprio pubblico, capace di sostenere fino alla fine una squadra spesso beffata proprio negli ultimi minuti. La vera differenza, però, ieri l'ha fatta la qualità del tifo e non la quantità. Per aumentare ancor di più quest'ultima, nel frattempo, la società ha riaperto la campagna abbonamenti: le ressere in vendita sono valide per le 11 partite casalinghe che restano da qui alla fine della stagione e per la sfida di Coppa Italia con la Sampdoria.

VERSO JUVE-ROMA - E ora c'è il big match, quello che può far capire a Spalletti (ieri alla 150ª vittoria da tecnico della Roma) se l'egemonia Juve degli ultimi 5 anni può essere accantonata per lasciare spazio a qualcosa di nuovo. Certo, una vittoria non porterebbe la Roma in testa, ma a un punto di distanza. Un successo, però, darebbe un segnale fortissimo al campionato, perché la Juve, allo Stadium, non cade mica tutti i giorni. E in 5 anni, i campioni d'Italia, hanno perso in campionato solo tre volte: con Inter (novembre 2012, 1-3), Sampdoria (1-2 nel 2013) e Udinese (0-1 nel 2015).

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SOLD OUT - Allo Stadium, tra l'altro, ci sarà il tutto esaurito: biglietti spazzolati in poche ore quelli per i tifosi di casa, ma non sono da meno nemmeno gli ospiti, che hanno polverizzato in tre ore i 2.100 tagliandi disponibili per il settore a loro dedicato. Trovare un biglietto per Juve-Roma, insomma, è praticamente impossibile.

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