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Batistuta si confessa: «Per il calcio ho dato tutto e oggi fatico a camminare»

ANSA

Il campione argentino ha rilasciato una lunga intervista alla rivista "Fifa 1904"

ROMA - L'Argentina non vince titoli internazionali, a livello di selezioni maggiori, dal 1993. Ventiquattro anni fa fu Gabriel Omar Batistuta a segnare il gol del definitivo 2-1 nella finale di Coppa America contro il Messico. Parte da questo episodio l'intervista che Bati-gol ha rilasciato alla rivista "Fifa 1904", ma l'ex Fiorentina, Roma e Inter, che ritiene «incredibile che l'Albiceleste non abbia vinto più», parla anche delle sue condizioni di salute rispondendo a una domanda del giornalista che gli chiede se davvero abbia detto, nel corso della sua carriera, «il calcio non mi è mai piaciuto». Batigol conferma e precisa: «L'ho detto, ma era una forma di difesa personale nei confronti dei giornalisti e della gente, ho cercato di dare questa idea per evitare domande. Giocavo nel campionato italiano, c'era molta pressione, si parlava sempre di calcio e questo mi dava noia. Però amo il gioco, la tattica, l'allenamento, tutto quello che ha che fare con il campo, se non lo è stato quando ero giovane, adesso il calcio è diventato la mia passione. Resta il fatto che da calciatore l'ho vissuto intensamente e adesso faccio fatica a camminare per questo, perché ho dato tutto, più di quello che potevo dare. La verità è nel mezzo, amo il calcio, meno le interviste, le polemiche e quello che gira intorno».

LA NAZIONALE - Bati-gol parla anche dei campioni che giocano oggi nell'Albiceleste, a cominciare da Leo Messi che gli ha tolto il record di gol in nazionale. «Pensavo ci riuscisse con qualche anno di anticipo, era bello essere il bomber di tutti i tempi, ma i record sono fatto per essere battuti e gli lascio volentieri questo primato», taglia corto Batistuta. L'ex bomber parla anche di uno dei suoi successori, lo juventino Gonzalo Higuain, molto criticato in Argentina. «Non è stato fortunato. Ha sprecato palle-gol decisive in tre finali, ma parlo di sfortuna perché erano occasioni che si era creato da solo. Ai Mondiali, contro la Germania, era stato bravo a recuperare palla, aveva fatto tutto quello che deve fare un 9, ma poi ha sbagliato la conclusione, se fosse successo in un'altra partita tutti gli avrebbero fatto i complimenti perché aveva fatto una bella giocata. I tifosi non possono sapere cosa passa nella testa di un giocatore in un determinato momento e anche nell'ultima finale della Coppa America contro il Cile - conclude Batistuta - chissà a cosa ha pensato, magari ancora a quella pala-gol nella finale contro i tedeschi». (in collaborazione con ItalPress)

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