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Roma, Di Francesco: «Dzeko ha sbagliato, deve mettersi di più a disposizione»

Il tecnico in conferenza stampa alla vigilia della sfida con il Verona: «Con Edin tutto chiarito. Certe scelte le faccio io e io ho le p.... per farle. Le critiche? Sono resiliente»

RESILIENZA E... D'ALEMA - Nainggolan ha preso pubblicamente le difese dell'allenatore, parole che a Di Francesco sono piaciute. Il tecnico ha anche risposto a Massimo D'Alema, che aveva criticato il suo lavoro: «Credo che siamo a 270 minuti di partite ufficiali e stiamo creando dei polveroni insensati, io sono resiliente e sono abituato a tutto questo. Non ho mai ottenuto niente dal nulla, ma solo attraverso un percorso. Queste parole fanno piacere, non avevo dubbi. D'Alema dice che la Roma lotterà per la salvezza? Vuol dire che chiederò consigli a lui che è un grande esperto di vittorie...». Una battuta alla quale il politico, e presidente del Roma Club Montecitorio, ha replicato così: «Non ho fatto io, ma un'altra persona, la battuta 'lotteremo per la salvezza' che mi è attribuita. Qualche perplessità di inizio anno ce l'ho e l'ho espressa, ma ho fiducia che con il tempo la squadra crescerà e saprà interpretare il gioco del nuovo allenatore. Sono tifoso della Roma, e dunque anche del suo tecnico: sarò il primo ad essere felice se Di Francesco otterrà successi».

PALLOTTA - Di Francesco smentisce la notizia dei presunti diverbi con Pallotta nel dopogara di Roma-Atletico: «Non mi meraviglio di niente, quello che è stato detto o scritto è falso. Non è vero che Pallotta è venuto a lamentarsi con me e con i dirigenti, anzi ci ha fatto i complimenti. Sono cose riportate».

CALO FISICO - Alle domande sulla condizione atletica della squadra, Di Francesco ha risposto così: «Con l’Atletico Madrid abbiamo fatto bene fino ai 20 metri, la differenza tra noi e loro è che nelle loro azioni loro erano pericolossissimi. So bene che la squadra deve ancora crescere, ricordo che il giocatore più in forma è Perotti, che è con me da Pinzolo. Sono però fiducioso, pian piano tutti gli altri troveranno la condizione fisica. Se pensate che si possa dominare novanta minuti, parlate di un calcio che non esiste. I momenti di sofferenza ci saranno sempre, magari non si prenderanno tre gol come con l'Inter: sta lì la crescita della squadra. Se Le tournée ci hanno creato problemi? Non voglio crearmi alibi perché i top team fanno tutti tournée. Per i giocatori è difficile assimilare un nuovo metodo di lavoro, ma io non posso scimmiottare il lavoro degli altri. Se andiamo a vedere le partite, vedendo l'aspetto fisico il calo c'è stato tra il 45' e il 70', poi la squadra ha ritrovato fiducia». Poi sul turnover: «Ünder in campo? Magari lo vedrete domani, chissà... E' un giocatore  giovane con qualità importanti, mi piace. Per il turnover serve un mix di tutto, cambiare tanto per farlo non va bene, ma con il Verona cambierò sicuramente qualcosa. Non ho una rosa ampia al momento, non sono tutti in condizione, ma devo dare nuova linfa alla squadra».

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