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Carles Puyol: «Totti a Roma era un dio, un punto di riferimento per tutti»

L'ex capitano del Barcellona nella Capitale in occasione del "Uefa Champions League Trophy Tour", evento presentato da Unicredit

ROMA - Per lui il tempo non passa mai. Eccolo lì Carles Puyol, uguale identico a quando giocava. Eppure oggi ha 39 anni ed è Ambasciatore Uefa. Anche se: «Mi sarebbe piaciuto giocare di più - racconta lo spagnolo durante l'evento Uefa Champions League Trophy Tour, presentato da Unicredit, che oggi e domani fa tappa a Roma - volevo arrivare fino a 41 come il mio modello Maldini». Pensateli insieme in difesa: «Mi sarebbe piaciuto giocare nel Milan, è la mia seconda squadra». Anche se: «Quando ho visto le strutture della Juventus mi stava tornando la voglia di tornare in campo».

TRA RICORDI E CONSIGLI - Tanti trofei alzati al cielo, uno in particolare gli è rimasto nel cuore: «La Champions a Parigi, quella del 2009. E' stata la prima che ho vinto e l'ultima partita che ha visto mio padre prima di morire». Ricordo indelebile per Carles, come il momento del ritiro: «È stato bruttissimo, ma purtroppo nella vita bisogna fare i conti con gli anni che passano. L'ultima stagione per me è stata molto duro perché ho subito tre operazioni al ginocchio. Ma guardando indietro sono orgoglioso di tutto ciò che ho fatto e ho vinto».

TOTTI - Qualche consiglio da campione a campione: «Totti è un grande punto di riferimento, lo stimo molto. A Francesco ora dico di riposarsi ed uscire per un po' dai riflettori per pensare bene a quello che vuole fare». Carles non ha dubbi sul suo futuro: «Io? Il calcio è la mia vita, sto lavorando insieme a De La Pena con i giovani". Perché la cantera spagnola è una macchina in continuo movimento, e Puyol lo sa bene».

COPPA - Il Puyol Day a Roma è continuato in pieno centro. Dopo le interviste ecco l'abbraccio con i tifosi. Carles si è spostato a Piazza del Popolo e all'interno di un camion scoperto ha alzato al cielo la Champions durante l'evento Uefa Champions League Trophy Tour. Dejà-vu. Eh già, perché quella coppa Carles l'aveva già alzata a Roma: "Per me la Champions è una competizione speciale - racconta l'ex difensore - quella vittoria contro il Manchester è stata indimenticabile. Era la stagione del Triplete, 2008-09. La migliore della mia vita".

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