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Di Francesco: «A Roma tante chiacchiere, noi dobbiamo fare i fatti»

Il tecnico giallorosso non commenta le parole di Strootman sulla rosa non competitiva per lottare con Juventus e Napoli. Poi annuncia il ritorno in campo di De Rossi

ROMA - Eusebio Di Francesco rilancia Daniele De Rossi per la sfida di domani contro l'Udinese alla Dacia Arena. "Quando si rientra sono più facili 2 partite insieme che tre, quindi c'è la possibilità che possa giocare contro Udinese e Shakhtar" dice il tecnico della Roma alla vigilia del match con la squadra di Oddo ("un buon allenatore").

I PROGETTI - "La società ha detto che sta lavorando per creare qualcosa di importante - continua Di Francesco, al quale vengono riportate le parole del ds Monchi di due giorni fa -. E' giusto parlare così, mi auguro che si possa fare il prima possibile". Sulle parole di Strootman ("la Roma non è competitiva come Juve e Napoli"), invece, l'allenatore non ha dubbi: "Stiamo andando oltre quello che è il campo, preferirei parlare di calcio. Qui a Roma si fanno sempre tante chiacchiere, noi dobbiamo fare i fatti e io mi devo concentrare sugli obiettivi imminenti. Sia chiaro, noi mi riferisco a Strootman, questo è un discorso che vale per tutti". 

FORMAZIONE - Sulla probabile formazione che scenderà in campo a Udine, Di Francesco scioglie qualche dubbio. "Silva? E' da valutare, domenica potrà essere convocato. Per quanto riguarda Juan Jesus è possibile che venga impiegato da centrale o da terzino sinistro, lui dovrebbe essere della partita. Il modulo? Cambiando la squadra si è arricchita. I moduli sono stati assimilitati dai ragazzi. Con l'Udinese non vi dico come giocherò ma indicamente cambierò il meno possibile. Per quanto riguarda Schick, si è allenato bene durante la settimana, lo vedo in crescita sotto tutti i punti di vista. Ma da qui a dire che sarà titolare ce ne vuole...".

LOTTA SCUDETTO - Battuta finale sulla distanza dalle due di testa (16 punti dal Napoli, 15 dalla Juve, ndr): "Mi sarei aspettato un distacco inferiore dal vertice della classifica. È anche responsabilità mia, visto che sono l'allenatore".

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