ROMA - Sono originari di Donetsk, si allenano a Kiev, giocano a Kharkiv. La vita con il trolley dello Shakhtar rappresenta un caso unico nel mondo e si deve a una storia seria, dolorosa: è stata la guerra civile del 2014, con tanto di bombardamento allo stadio, a costringere i giocatori al nomadismo in giro per l’Ucraina.
Corriere dello Sport
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