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Roma, altro rilancio per Berardi

Monchi ha già la disponibilità del giocatore che vuole raggiungere Di Francesco: al Sassuolo offerti 15 milioni più Zaniolo e Antonucci

ROMA - Non siamo allo sprint finale ma al primo intermedio della trattativa. La strada è comunque tracciata: la Roma ha scelto Domenico Berardi e nel mese di luglio, dopo che avrà sistemato qualche cessione, si presenterà dal Sassuolo con un’offerta molto articolata. Eccola: prestito da 5 milioni, obbligo di riscatto da 10 più i cartellini dei giovani Zaniolo, appena arrivato dall’Inter, e Antonucci, baldanzoso debuttante della prima Roma di Di Francesco, tutti e due con il diritto di riacquisto. E’ la base della negoziazione su cui sta ragionando Monchi, che tre settimane fa ha ottenuto a Trigoria la disponibilità del manager di Berardi, Simone Seghedoni.

RICHIESTA - C’è però una forbice da limare tra domanda e offerta. Ieri Giovanni Carnevali, amministratore delegato del Sassuolo, prima di incontrare l’Inter per Politano ha detto che «sia Matteo sia Berardi valgono 30 milioni. E noi venderemo soltanto uno dei due». Ma al di là delle dichiarazioni ufficiali, Carnevali conosce molto bene le intenzioni dei due calciatori e nei limiti del possibile (e della convenienza del suo club) proverà ad accontentarli entrambi. L’estate scorsa aveva scoraggiato la Roma su input del patron Squinzi, chiedendo 50 milioni per Berardi, ma adesso ha dimezzato le pretese: si può chiudere intorno ai 25, tra soldi e contropartite tecniche che possono far comodo al nuovo allenatore De Zerbi.

CERTEZZA - Di sicuro Di Francesco aspetta con ansia di riabbracciare il discepolo. Non per un discorso affettivo ma perché è convinto di poterlo rilanciare velocemente. Berardi ha un carattere particolare, ha bisogno degli stimoli giusti per esprimersi al massimo. Nelle ultime due stagioni ha segnato complessivamente 9 gol in campionato, scivolando al di sotto dei propri standard giovanili, ma rimane un attaccante di 24 anni che ha già sfiorato quota 50 in Serie A (è a 47). Se riesce a ritrovarsi con Di Francesco, l’allenatore che lo ha lanciato, può tornare utile anche alla Nazionale: Roberto Mancini l’ha convocato nelle amichevoli di giugno, non è rimasto entusiasta dalle sue risposte ma continuerà a tenerlo in considerazione. 

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