ROMA - Una Roma a cento linee. Cento Roma per Di Francesco. Verrebbe quasi da dire, per una volta il titolo fatelo voi. Il senso è uno e parte da un calcolo aritmetico che sembra banale. Ma poi una linea tira l’altra. E la difesa (rigorosamente a 4, anche se Eusebio l’ha messa anche a 3). E il centrocampo (rigorosamente a 3). E l’attacco, partendo dal tridente per poi abbandonarsi alla tentazione di quell’uno-due, trequartista e due punte, che nasce dalla curiosità di vedere Dzeko e Schick dialogare più stretti: potrebbe accadere. Quel leit motiv scandito più volte da Trigoria - «la Roma ha tante soluzioni in più rispetto a un anno fa» - ci è venuta la voglia di verificarlo. Per non farci convincere senza toccare con mano. A occhio, per carità, si capiva. Ma a metterle in fila, quelle linee, magari le avesse la metropolitana di Roma: sarebbe un modo per sentirsi a tutto tondo in una megalopoli europea (oddio, cento sarebbero un po’ utopia, un po’ follia: ma ne basterebbero undici come a Londra). Una Roma a cento linee però c’è e ce l’ha Eusebio Di Francesco: 26 per la difesa (partendo da quella di Torino, Florenzi-Fazio-Manolas-Kolarov), 20 per il centrocampo (a cominciare da Strootman-De Rossi-Pastore, schierata domenica pomerigAlmeno due potenziali titolari in ogni ruolo, con tanti jolly per coprire più caselle Per il 4-3-3 base le combinazioni possibili (portieri esclusi) sono più di diecimila gio), 54 per l’attacco, divise in 20 con il classico tridente (Ünder-Dzeko-El Shaarawy in avvio contro Mazzarri: poi Kluivert) e 34 con quella suggestione dell’uno-due, il trequartista dietro le due punte. E la somma fa il totale: 100.

Nella prossima pagina le combinazioni della mediana a 3...

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