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Zaniolo, dieci curiosità sul fenomeno della Roma

E' il più giovane italiano a segnare una doppietta in Champions League. Figlio d'arte, è cresciuto di 25 centimetri in due anni

MANCINO ATIPICO – Zaniolo nasce trequartista, ma si evolve da mezzala. Più fisico che elegante, ha distribuito 20.5 passaggi di media a partita in Serie A e 13.2 in Champions League. Ha completato quasi due dribbling di media in campionato e tirato 30 volte, di cui 14 da fuori area. In Europa, ha completato 68 passaggi sugli 86 tentati e due contrasti, ha recuperato cinque palloni e coprendo 34.6 chilometri in 265 minuti di presenza in campo. Di Francesco lo sta schierando come esterno alto a destra nel 4-3-3, con facoltà di rientrare verso il centro. Zaniolo infatti calcia più volentieri con il sinistro, si allena comunque molto spesso con il tecnico per rinforzare il piede relativamente debole, ma scrive e mangia con la mano destra.

IL 22 COME KAKA' – Il suo modello di riferimento, il suo primo idolo, è da sempre Kakà, di cui porta anche lo stesso numero di maglia, il 22. Il brasiliano è l'archetipo di un nuovo modo di interpretare il ruolo di trequartista, che fa la differenza nelle transizioni, con le corse palla al piede nel corridoio centrale. Uno stile che, per Zaniolo, è tutto raccolto nel gol segnato con la maglia del Milan al Manchester United. Il talento della Roma con un fisico da cestista, non può mostrare la stessa leggerezza di corsa del brasiliano, ma a Kakà lo accomuna la tendenza a cercare la profondità, a puntare la difesa palla al piede come prima opzione dopo la ricezione del pallone.

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