Al cuor non si comanda. La storia tra il Siviglia e Monchi è ancora tutta da scrivere, un racconto degno di una sceneggiatura di un film d’amore. L’addio del protagonista alla sua amata per una pausa di riflessione, un’avventura mai decollata con un’altra, poi il grande ritorno e il «vissero felici e contenti». Ramon Monchi torna al suo Siviglia dopo i due anni di Roma che hanno portato più sofferenze che gioie, un amore mai terminato con il club andaluso e certificato da un post sui social dello stesso spagnolo: «El corazón nunca olvida el lugar donde dejó sus me». Il cuore non dimentica mai il luogo dove ha lasciato i migliori battiti. 

Un messaggio che conferma la chiusura imminente della trattativa avviata dal presidente del Siviglia subito dopo la rottura tra Monchi e la Roma. «Credo che si possa chiudere presto – ha ammesso il patron Castro -. Il suo ritorno sarebbe importante, conosce perfettamente l’organizzazione e la filosofia di questo club. Sarebbe un grandissimo colpo». 

La prossima settimana il club annuncerà il grande ritorno. Da San Fernando, a centoventi chilometri di distanza dalla sua Siviglia, Monchi scrive poesie alla sua amata. Perché al cuor non si comanda, e Monchi l’ha capito proprio a Roma: certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano.