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Ranieri: «Il mio futuro? Non ci penso. Schick può diventare grande»

Il tecnico presenta la sfida contro il Cagliari: «Sarebbe da sciocchi sottovalutare la gara. Cragno e Barella fortissimi»

ROMA - Cinque partite al termine del campionato, cinque gare per raggiungere l’obiettivo Champions League. La Roma sabato pomeriggio affronterà allo stadio Olimpico il Cagliari di Maran, fuori dalla zona retrocessione e in buona forma. Non una partita semplice secondo Claudio Ranieri che in conferenza stampa professa attenzione: «Bisogna rispettare sempre l’avversario ma i ragazzi stanno lavorando molto seriamente proprio per poter concorrere al posto in Champions League. Sarebbe da sciocchi prendere una partita sottogamba contro un Cagliari che è una squadra che non molla mai. Hanno diversi ottimi giocatori». 

Senza l’infortunato De Rossi e gli squalificati Cristante e Zaniolo il tecnico avrà poche soluzioni per il centrocampo: «Quando mancano delle pedine che sono abituate a giocare ci sta qualche contrattempo, ma mi auguro che chi giocherà faccia un surplus di lavoro e tutta la squadra riesca a bilanciare queste due mancanze». Chance di entrare anche per Pastore: «Non so se potrà giocare titolare ma già dall’altra settimana lo sto vedendo bene. Sta recuperando e lo vedo motivato». Ancora fuori invece Coric: «È un gran buon giocatore. Non è facile cambiare nazione ma ha grandi qualità anche lui, si deve solo adattare al calcio italiano».

Ancora una volta Ranieri si affiderà a El Shaarawy, autore dell’importante gol contro l’Inter a San Siro: «È un ragazzo coscienzioso. Fa le due fasi, sia la difesa con ottime diagonali, che di offesa. Sta dando un ottimo contributo». Qualche problema invece per Under, sostituito all’intervallo nella gara precedente: «Sta avendo qualche problema fisico e tattico. Quando giochi in quella posizione o crei problemi all’avversario o questo li crea a te. Mi aspetto molto da lui». Perotti invece «si sta allenando bene, ha recuperato, ma non ha i 90 minuti».

Dzeko ha ritrovato una buona forma, al contrario di Schick che sta continuando a faticare a trovare il suo posto giusto accanto al bosniaco: «Edin è un giocatore che ama partecipare al gioco. Credo che quello che ha fatto vedere a San Siro sia il suo habitat naturale. Può giocare con uno accanto ma questo deve capire il suo gioco ed inserirsi al momento giusto». Ranieri però è convinto delle potenzialità dell’ex Sampdoria: «È un grosso campione, c’è chi matura prima e chi dopo. Ma ha tutti i requisiti per diventare un grande giocatore».

Roma impegnata sul campo per centrare il quarto posto, ma anche fuori per trovare l’allenatore per la prossima stagione. E non è escluso che in caso di «impresa Champions» non possa restare proprio il tecnico testaccino: «Io mi sento l’allenatore della Roma fino alla fine del campionato, poi Dio vedrà e provvederà. Mi hanno chiamato in un momento di difficoltà, io da tifoso della Roma ho accettato a scatola chiusa questa parte di stagione. Punto. Qualcuno ha scritto che io mi sono proposto, non l’ho mai fatto in vita mia». Su Cragno e Barella invece, due obiettivi giallorossi che la Roma affronterà sabato: «Sono entrambi fortissimi. Io non penso alla prossima stagione, penso al Cagliari. Sono in gamba, avranno un futuro roseo anche in nazionale». 

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