ROMA - Conte, Sarri, Gasperini, Giampaolo. Adesso si è aggiunto anche Mourinho, tenendo sempre in considerazione Sir Claudio Ranieri. A Roma non si parla di altro, l'argomento allenatore sta tenendo una città intera con il fiato sospeso: la speranza dell'arrivo di un grande manager, la paura di rimanere delusi o di essere «scippati» da un'altra squadra. Antonio Conte è il nome più battuto sui social, i tifosi smaniano per trovare notizie del suo possibile arrivo nella Capitale: l'eccitazione, l'adrenalina per la vicenda si sta però tramutando in angoscia, sofferenza e rabbia.

CONTE E LA ROMA: SONO ORE DECISIVE

 «Ogni giorno alla ricerca di notizie su Conte. Un'attesa agonizzante che da speranza sta diventando rabbia. Il motivo è sempre lo stesso: giocatori e allenatori sono più importanti della Roma. Vorrei un giorno vedere i top manager fare a spinte per venire qui». Un cinguettio liberatorio di un tifoso che non vuole più aspettare, ma vorrebbe una risposta immediata da parte del tecnico ambito da Roma, Inter e Juventus. «La soap opera Conte è diventata uno strazio», un altro commento su Twitter. E ancora: «Quindi se Conte rifiuta l'offerta chi dovremmo ingaggiare? Con Mourinho aspetteremmo un altro mese, io non ce la faccio più».

L'esasperazione dei tifosi è dovuta al cambio di marcia della società: mai fino ad ora la Roma aveva ambito a un allenatore top, di conseguenza anche i tifosi aspirano a qualcosa di più: «Conte, Mouirnho o Sarri. L'arrivo di un qualsiasi altro allenatore sarebbe etichettato come fallimento», «La volta che punti un top manager non devi solo provarci, devi sederti al tavolo con la consapevolezza di prenderlo e basta. Perché se lui rifiuta e scegli altro, ad esempio l'Inter, sarebbe una grande umiliazione». 

PERCHÈ PALLOTTA DEVE PRENDERE CONTE

C'è chi aspetterebbe Conte fino a giugno, sperando nel sì, ma c'è anche chi non ha più voglia di attendere la risposta del tecnico che intanto sta valutando altre proposte: «È diventata una vera e propria telenovela. Da tifoso della Roma mi sento profondamente umiliato da Conte», «La Roma è esistita prima, durante e dopo Conte. Preferisce il nerazzurro? La porta è quella», «A me dà un fastidio enorme il fatto di doverlo aspettare perché lui ha delle preferenze e non siamo la prima scelta. La Roma è una società, lui un allenatore e tra le due cose c'è una diversa importanza. Noi siamo la Roma e non dobbiamo essere la ruota di scorta di nessuno». Attesa, speranza, paura, angoscia, rabbia: tutto per un allenatore. Il calcio è un contenitore di sentimenti.