ROMA - Lo doppia vita di Patrik Schick, delusione nella Roma, bomber in nazionale. Tre giorni fa l'attaccante giallorosso ha messo a segno una doppietta nel match della Repubblica Ceca contro la Bulgaria: una prestazione da otto in pagella che ha esaltato i media cechi e non solo. "Patrik ha avuto dei problemi con la presenza di Dzeko - le parole del ct della nazionale under 23 della Repubblica Ceca, Vaclav Kotal -. Lui è il leader dell’attacco della Roma e quando stava in campo costringeva Schick a spostarsi a destra. Il ruolo che invece ha in nazionale è perfetto per lui, gli dà fiducia e gli permettere di credere nelle sue qualità. Lui come Koller e Barros? Certamente. Ha qualità tecniche e velocità. In Italia è cresciuto tanto e ha fatto esperienza. Può segnare con il destro e con il sinistro e lavorare bene sotto pressione. Finalmente potremmo aver trovato un nuovo bomber".
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Con l'addio di Dzeko, l'attaccante ceco spera di poter dimostrare il suo valore. Lunedì scorso il direttore sportivo dell'Inter Ausilio è andato a Roma per incontrarsi con i dirigenti giallorossi e per fare passi in avanti nella trattativa. Spalleggiato dall’entourage di Dzeko, con il quale c'è già un'intesa per un contratto triennale, il ds è partito da una valutazione del cartellino intorno ai 10 milioni. Troppo pochi per la Roma che, obbligata a fare plusvalenze come l’Inter entro il 30 giugno, lo valuta poco meno del doppio. La sensazione è che le parti si accorderanno per 12-13 milioni di euro, forse con l'inserimento di una contropartita tecnica.
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