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Roma, Diawara: "Obiettivo Champions. Qui anche senza la cessione di Manolas"

il centrocampista guineano: "Fonseca mi voleva in squadra, ora devo ripagare la fiducia"

ROMA - Amadou Diawara è pronto per la nuova avventura con la maglia della Roma. Dopo gli impegni con la propria nazionale nella Coppa d’Africa, l’ex Napoli si è presentato ufficialmente dalla sala Champions del Fulvio Bernardini. 

Differenza tra un centrocampo a due o a tre.
“Sono abituato a giocare nel centrocampo a 3, ma mi adatto: l’importante è fare quello che chiede il mister e aiutare la squadra”.

Gelo su Zaniolo, la Roma aspetta

Ha rinunciato a molti giorni di vacanza.
“Sì, ho tagliato le vacanze per tornare prima, conoscere i nuovi compagni e l’allenatore. Mi aiuterà sicuramente, adesso sto molto bene, penso di riuscire a stare al meglio già per l’allenamento di oggi”.

Qual è l’obiettivo minimo della Roma?
“L’obiettivo minimo della Roma è andare in Champions League penso. Questo è poco ma sicuro. Dobbiamo fare di tutto per andare in Champions quest’anno”.

Dofferenze tra Roma e Napoli.
“Sono tutte e due grandi squadre, ma penso che quest’anno potremo fare una grande stagione”.

Roma punto di arrivo e non di partenza?
“Sono motivato e consapevole di essere venuto in una grande squadra. Darò tutto per aiutare la squadra ad arrivare dove merita”.

Perché in passato ha scelto il Napoli e non la Roma?
“Non sono venuto alla Roma prima perché è stata la volontà di Dio e sono andato al Napoli. Ora sono qua e sono motivato e voglio fare bene”.

Fonseca?
“Vedendo le squadre che ha allenato il mister, so che il centrocampista è molto importante perché vuole sempre uscire palla al piede. Quando mi ha chiamato il mister è stata un’emozione, sono onorato di essere arrivato da lui”.

Alla Roma anche se Manolas non fosse andato al Napoli?
“Penso di sì, che andasse Manolas al Napoli o no l’allenatore mi voleva, sono stato fortemente voluto dalla società e la ringrazio per la fiducia e spero di ripagare la loro fiducia”.

I tifosi.
“Sono venuto all’Olimpico da avversario e ho visto i tifosi, mi ha fatto impressione. Posso solo dire che posso dare il massimo in ogni allenamento e partita per dargli le soddisfazioni”.

Si rivede in Kanté
“Non lo so, Kanté è un giocatore di grandissimo livello, non posso dire che assomiglio a lui. Il mio idolo che a me piace giocare è Yaya Tourè. Gli altri sono giocatori di altissimo livello, ma mi rivedo più in lui che in altri”.

Qui ci sono stati centrocampisti come De Rossi, Nainggolan e Strootman. Eredità scomoda?
“Sì, sono giocatori veramente forti. Strootman e Nainggolan li ho visti giocare e li ho affrontati da avversario e mi hanno messo in difficoltà. Sono ancora giovane, spero di dare il massimo in ogni allenamento e partita per fare quello che hanno fatto loro qua o anche superarli”.

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