ROMA - Nel saloon verde dello stadio Olimpico c’è un’immagine che ritrae Paulo Fonseca, detto Zorro, mentre urla la rabbia davanti a un uomo apparentemente impassibile che assomiglia poco al sergente Garcia: l’arbitro Massa, in nomen omen, incassa con la sua sagoma atletica ogni tipo di improperio, che arrivi dall’allenatore della Roma o dagli uomini del suo staff, reagendo soltanto con due gesti: esposizione del cartellino giallo, esposizione del cartellino rosso. 

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Roma, oggi il Giudice sportivo su Fonseca e giocatori

Oggi sono attesi i verdetti del giudice sportivo. La Roma non si attende una stangata. Anzi, confida nel buon senso di Massa che nell’arroventato finale, dopo aver espulso Fonseca e il vigoroso preparatore atletico Nuno Romano, ha avuto anche un confronto con Petrachi nella pancia dell’Olimpico, mentre Baldissoni provava a calmare gli animi. Sul momento Massa era molto provato ma sul referto, compilato in un’ora e mezza trascorsa negli spogliatoi, non dovrebbe aver scelto la linea dura. Fonseca verrà squalificato probabilmente per due giornate, specialmente per quel gesto di avvicinare il viso a pochi millimetri dall’arbitro, mentre Romano sarà inibito per due o tre mesi, ma i giocatori potrebbero essere risparmiati dalle sanzioni. Da Pau Lopez a Mancini, in molti si sono scagliati contro l’arbitro dopo il fischio finale tanto che Massa in più di un’occasione ha dato l’idea di volere estrarre altri cartellini. Ormai la situazione gli era sfuggita di mano, in tutti i sensi. 

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