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Pallotta non viene a Roma da due anni, svelato il vero motivo

Nella capitale non si placa la contestazione verso il presidente: volantini ironici apparsi in ogni angolo della città. Il rapporto non si è incrinato oggi, la verità è che non è mai nato

La contestazione non si placa. Si diffonde nella città, a macchia d’olio. I tifosi della Roma continuano a manifestare il loro dissenso nei confronti di Pallotta e dei suoi più stretti collaboratori. Nella notte tra giovedì e venerdì sono stati affissi centinaia di volantini e manifesti in molte zone della Capitale. Dopo gli striscioni esposti davanti alla sede dell’Eur, i manifesti apparsi a New York per chiedere a gran voce a Friedkin di comprare il club, questa volta si è trattato di centinaia di volantini con le fotografi e dei giocatori più richiesti sul mercato (Pellegrini, Diawara, Zaniolo, Kluivert e Under) affiancate dalla scritta “Svendita totale dal primo settembre per rinnovo assortimento. Trentasei rate a tasso zero”. I volantini sono stati diffusi in tutta Roma: da Trigoria a Cinecittà, passando per Eur, Tiburtina, Tuscolana, Ponte Milvio. Davanti al cancello e sui muri del centro sportivo, davanti alla sede del Coni e in alcuni Roma store.

Pallotta deluso, ecco perché non è più venuto a Roma

La gente non ne può più di Pallotta. Il presidente è intervenuto ieri sul sito della società per elogiare Fonseca e potrebbe tornare a farlo nei prossimi giorni per spiegare le sue strategie. L’intenzione è sempre quella di vendere la Roma, ma non svenderla e la Goldman Sachs continuerà a cercare investitori. Pallotta è molto amareggiato per la contestazione che va avanti da tempo ed è per questo motivo che da due anni ha scelto di non venire a Roma. Pallotta non è nato tifoso e non è riuscito a entrare nel cuore della gente. I tifosi hanno scelto l’ironia per criticare duramente la società, alle prese con i debiti che la costringeranno a cedere giocatori e quindi a ridimensionare la squadra. Sullo sfondo dei manifesti, con i volti dei giocatori come se fossero merci in vendita, i volti di Pallotta, del consulente storico Franco Baldini e del vice presidente Baldissoni, i principali responsabili della situazione, secondo i tifosi. Neppure l’imminente ripresa del campionato ha attenuato il dissenso.

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