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Dzeko show col Milan: l'urlo a Giacomelli, l'esultanza di rabbia e l'abbraccio a Karsdorp

Il capitano giallorosso una furia a San Siro: il gol, le critiche contro l'arbitro per il rigore inesistente, poi la liberazione sul gol di Kumbulla

ROMA - Che serata per Edin Dzeko. La gara di ieri sera contro il Milan è stata una vera e propria battaglia, non solo per la qualità dimostrata dai rossoneri che ha costretto la Roma a rimontare il risullta per ben tre volte, ma anche per le decisioni arbitrali che hanno lasciato perplessi i giocatori e che hanno innervosito la gara. 

Giacomellil choc sui rigori

Al momento del calcio di rigore fischiato da Giacomelli al Milan per il (non) contatto tra Mancini e Ibrahimovic, Dzeko da capitano è andato a parlare con il direttore di gara. Più che un dialogo è stato un vero e proprio monologo del bosniaco, incredulo per il fischio: "Ma che rigore è? Ma che siamo venuti a fare?“, le parole di Edin rivolte a Giacomelli. Nonostante  la Var il calcio di rigore è stato comunque concesso (così come quello inesistente su Pedro qualche minuto prima), scatenando la rabbia e la frustrazione dei giallorossi. 

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Cinque minuti di nervosismo in campo dovuti all'arbitraggio e al nuovo svantaggio, poi però il gol di testa di Kumbulla (il secondo consecutivo dopo lo Young Boys) ha fatto esplodere Dzeko: un'esultanza di rabbia, cattiveria, per scacciare la frustrazione per lo svantaggio e caricarsi per gli ultimi minuti di battaglila. Le immagini di Dzeko da solo nell'area del Milan mentre si sfoga urlando e sbracciando hanno fatto il giro del web facendo impazzire i tifosi della Roma: "Sembrava un'ultrà, grande Edin!", "Meno male che ha la testa ancora sulla Juventus... È più tifoso della Roma lui di tanti altri", alcuni messaggi sui social. Apprezzato il suo attaccamento alla maglia, i suoi tanti gol (è a 109, a -2 dal podio dei migliori marcatori della storia della Roma) e per il senso di responsabilità che il bosniaco sente per la fascia da capitano

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Al termine della partita infatti, Dzeko non è rientrato subito negli spogliatoi ma ha cercato tutti i suoi compagni di squadra per abbracciarli, complimentarsi ma anche solidarizzare con loro. Uno di questi è Karsdorp: una partita sofferta per le accelerazioni di Leao che hanno portato due volte a prendere gol su azione partendo proprio dalla sua fascia. Poi il cambio per favore il fresco Bruno Peres e a fine partita il lungo abbraccio proprio con Dzeko, che ha cercato di rassicurarlo sulla prestazione. La Juventus è dimenticata al 100%, Dzeko sta mettendo anima e cuore per la Roma. 

Tabellino Milan-Roma 3-3

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