ROMA - All’improvviso, la Roma si scopre indifesa. Nella serata che può certificare la terza partita europea di fila senza gol al passivo, come non capita dal marzo del 2007, Fonseca perde cinque centrali su sei: poteva essere prevedibile lo stop di Mancini e Ibañez, che hanno sentito qualche dolore sospetto durante la partita contro il Parma. Ma la brutta sorpresa riguarda Chris Smalling, che sembrava recuperato dopo l’intossicazione alimentare. Invece niente: il ginocchio sinistro, che già ne aveva ritardato l’esordio bis con la Roma, ha ripreso a suonare minacciosamente. Smalling non si è allenato ieri - aveva fatto una buona seduta invece lunedì - ed è quindi da considerare fuori gioco per la trasferta di Cluj. E siccome Kumbulla e Fazio sono ancora positivi al Covid - ieri i tamponi dell’undicesimo giorno non hanno dato l’esito sperato - la Roma è costretta a schierare una formazione totalmente inedita nel quarto turno di Europa League. 

Roma, il primo record di Fonseca; una fabbrica da gol

Idee

Fonseca però non cambierà il sistema di gioco, per conservate la stabilità e l’identità che la squadra ha acquisito con la difesa a tre (o a cinque). Ma è evidente che in questo caso abbia bisogno di uno sforzo di creatività, come quello che gli suggerì di spostare Mancini a centrocampo nell’autunno del 2019. Dando per scontata la presenza di Juan Jesus e di Cristante, che ha dato buone risposte da leader difensivo domenica scorsa, va cercato un terzo uomo. Beh, nella rifinitura di stamattina proverà tre giocatori come centrali: Karsdorp, che dovrebbe quindi arretrare lasciando aria a Bruno Peres più avanzato, Spinazzola, che è destro di piede e ha familiarità anche con quell’area di campo, oppure Calafiori, che farebbe il debutto stagionale e l’esordio assoluto in una coppa europea. Calafiori nella Primavera ha spesso giocato come centrale. Ma è mancino come Juan Jesus: questa è la controindicazione. [...]

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