ROMA - Non può piovere per sempre. E in casa Mkhitaryan, a dir la verità, faceva brutto tempo da almeno 4 mesi. La svolta era nell'aria - lui l'ha sempre percepita come imminente, nonostante quei contrattempi fisici che hanno continuato a tormentarlo - ed è arrivata in un pomeriggio di sole primaverile. Forse in ritardo, perché la Roma non ha più un quarto posto da giocarsi ed è fuori dall'Europa League. Ma il gol e i due assist contro il Crotone sono comunque un segnale incoraggiante. 

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Roma, il futuro di Mkhitaryan

In qualsiasi caso, l'incertezza sul rinnovo di contratto (che scade a giugno) era precedente all'annuncio del nuovo allenatore. Proprio durante Roma-Verona, in occasione della 25ª presenza, era scattata l'opzione per il prolungamento dell'accordo di 2 stagioni a 3,5 milioni netti annui. Ma la clausola parla chiaro: l'ultima parola spetta al giocatore. L'agente, Mino Raiola, a gennaio gli aveva chiesto di aspettare, nonostante le dichiarazioni d'amore che il ragazzo, più volte, ha dedicato alla piazza, alla squadra e alla città. L'entourage di Mkhitaryan voleva capire i progetti futuri del club, se ci fosse stata o meno la Champions da giocare nel 2021-22, il nome del nuovo allenatore e sondare qualche proposta extra-Roma. Ora che quasi tutti gli scenari si stanno chiarendo, Micki (che cercherà di avere un colloquio telefonico con lo Special One nei prossimi giorni) dovrà prendere una decisione definitiva.

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