ROMA - Matías Viña è sbarcato ieri sera alle 23.45 a Fiumicino dopo aver preso prima il volo dall’aeroporto di San Paolo e poi quello da Parigi che lo ha portato nella capitale. Accompagnato dall’agente e il suo entourage, il ragazzo dovrà sottoporsi a dieci giorni di isolamento fiduciario imposto dal Ministero della Salute per chi arriva dal Brasile.

Questa mattina il ragazzo è stato sottoposto a una prima parte di visite mediche d'idoneità sportiva, poi domani altri test per poter dare l'ok definitivo all'operazione e alla firma del contratto quinquennale a 1,2 milioni di euro netti a stagione più bonus.

Una volta siglato il contratto il ragazzo resterà in isolamento per dieci giorni, al termine dei quali potrà o aggregarsi alla squadra per gli ultimi giorni di ritiro in Portogallo, oppure allenarsi a Trigoria aspettando José Mourinho. La Roma dopo l’infortunio di Spinazzola non ha perso tempo e ha individuato in Viña il giusto rinforzo per la corsia sinistra: un’operazione facilitata anche dal doppio passaporto del ragazzo uruguaiano (è il settimo nella storia della Roma) che aveva degli avi originari della Basilicata. Dopo una breve trattativa i giallorossi e il Palmeiras hanno raggiunto un accordo sugli undici milioni più tre di bonus, di cui circa il 40% andrà al Nacional Montevideo, prima squadra di Viña che si era riservata il diritto a una percentuale al momento della cessione del ragazzo.