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Mourinho: "Lasciate tranquilla la Roma, la strada è lunga"

Le parole del tecnico giallorosso alla vigilia della sfida contro l'Udinese: "Viña out, giocano Calafiori, Veretout e Cristante. Loro squadra difficile, hanno perso con il Napoli in maniera strana"

Si è perso un po’ di equilibrio in campo?
“Ho tre anni di contratto, non tre mesi... In tre mesi non è facile sviluppare una squadra, puoi farlo se è già una squadra e in quel caso si può dare un qualcosa di personale. Se una squadra non è squadra, non è facile farlo in tre mesi. Se le occasioni contro il Sassuolo sono conseguenza di ambizione nostra, non è un problema per me. Se perdo una partita per troppa ambizione o troppa voglia di vincere, o per un cambio fatto da me… Sapevo quello che stavo facendo, la partita poteva finire diversamente ma non è un problema per me. Il problema sono i tre gol subiti perché se fai 2 gol devi vincere, non devi nemmeno pareggiare. Abbiamo avuto problemi difensivi e anche offensivi, non entro nel merito con voi. Posso dire che quella partita abbiamo giocato male, poi Faraoni ha fatto il gol della vita in un momento della partita che poteva andare a favore nostro, non ho cercato alcun tipo di alibi, l’arbitro è stato bravo. Abbiamo perso e basta e domani ne abbiamo un’altra”.

Come sta Viña? Chi al suo posto?
"Domani Viña non sarà a disposizione. Calafiori è un'opzione valida per noi, ma ha 19 anni e con poche partite di serie A. Se fai questa domanda alle 4-5 squadre più forti del campionato direbbero forse che Calafiori non sarebbe valido perché serve un giocatore più forte e d'esperienza. Calafiori ha fatto una partita timida ma equilibrata. Quando parlo di problemi difensivi, posso dire che mi aspetto un po' di più dai terzini. Più fiducia a giocare. Andiamo verso questa direzione, ha 19 anni e serve tempo per diventare un giocatore più maturo". 

Come stanno Veretout e Cristante? Si possono gestire a partita in corso?
"Ci sono delle squadre che possono alternare i centrocampisti, per noi è più difficile. È più facile in alcune posizioni dove ci sono diversi giocatori allo stesso livello, per qualità, esperienza, intensità e ritmo. Poi ci sono altre posizioni dove  è più difficile fare questo tipo di cambi. Domani giocano Veretout e Cristante". 

Questa euforia-depressione può colpire anche i calciatori?
“Non posso controllare i tifosi, i miei calciatori fuori di qui. Posso cercare di influenzarli quando sono con me, mi è piaciuto tutto dopo le vittorie, abbiamo celebrato quell’ultimo minuto contro il Sassuolo perché è stato incontrollabile, ma lo spogliatoio è stato sempre equilibrato, poi eravamo tristi domenica e mi piace perché vogliamo riscattarci. Dobbiamo trasformare la tristezza in motivazione, rimanendo stabili. Prima della sconfitta abbiamo parlato della nostra cena, la nostra stagione non è una pista ma è una strada fatta di curve e serve guidare con concentrazione, visione e tranquillità, non è un’autostrada se non per una squadra super top tipo Bayern Monaco, PSG. La nostra stagione non è un’autostrada, andiamo avanti piano piano”.

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