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Tiago Pinto: "Nessuna polemica con gli esclusi, sosteniamo Mourinho"

AS Roma via Getty Images

Le parole del general manager giallorosso a pochi minuti dal fischio d'inizio del match contro il Cagliari

ROMA - Il general manager della Roma Tiago Pinto è intervenuto ai microfoni di Dazn a pochi minuti dal fischio d'inizio del match contro il Cagliari. 

Settimana di alti e bassi, ora servono i punti?
"Sì, sappiamo di aver fatto due partite importanti con Juventus e Napoli. Si è parlato tanto della sconfitta in Conference League, non c'è niente da dire se non chiedere scusa. È stato un momento brutto per la storia della Roma e anche nostra personale. Potevamo avere più punti con Juventus e Napoli, le sensazioni son buone. Oggi vogliamo vincere e andare avanti. Vogliamo giocare bene ma i punti sono più importanti".

Cosa ne pensa delle dichiarazioni dell'agente di Diawara? Cosa devono fare i 4 esclusi per tornare a disposizione di Mourinho?
"Non voglio parlare di questi tempi con i procuratori. Voglio dire 3 cose semplici: sarebbe bene fare interviste anche ai procuratori dei ragazzi che per loro è un piacere lavorare con Mourinho, vogliamo creare una strada per loro. Abbiamo la tendenza di vedere il negativo, c'è un altro lato della storia. Poi mi piacciono i procuratori che vogliono risolvere il problema, mi dispiace perché lui (l'agente di Diawara, ndr) è sempre stato gentile per me, ma questo non va bene per nessuno. Amadou non c'entra niente, è un grande professionista e un bravo ragazzo, si allena bene, gioca quando il mister decide e non gioca quando il mister decide, non aveva bisogno di questa pubblicità che a mio avviso non ha senso. Kumbulla è rientrato nella squadra. Per noi non c'è nessuna polemica, è una scelta dell'allenatore che il club protegge e sostiene. Andiamo avanti con quelli che sono qua e come ha detto ripartiamo da zero. Sono giocatori della Roma e di partita in partita si vedrà".

Dobbiamo aspettarci una mezza rivoluzione a gennaio?
"Si parla tanto di mercato, ma abbiamo 2-3 mesi. Il mio lavoro è anche lavorare con allenatore e squadre durante questi mesi, a gennaio si vedrà. Sappiamo di cosa ha bisogno la squadra, cosa dobbiamo fare e il contesto economico del mercato mondiale. Ma è presto per parlare di gennaio, dobbiamo concentrarci sulle partite".

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