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Roma, esordio per Missori: ecco chi è il 17enne lanciato da Mourinho

AS Roma via Getty Images

Il giovane terzino buttato nella mischia da Mourinho contro lo Zorya: lo Special One lo ripaga del duro lavoro fatto in allenamento

ROMA - Diciassette anni e una serata da ricordare. Filippo Missori nella gara contro lo Zorya in Conference League ha fatto il suo esordio nella Roma tra i grandi negli ultimi dieci minuti di partita. Un sogno che si realizza per il giovane terzino di appena diciassette anni e grande tifoso romanista: un orgoglio essere lanciato da un certo José Mourinho e al posto di un top player come Henrik Mkhitaryan. Sul 4-0 in favore dei giallorossi lo Special One ha deciso di ripagare il duro lavoro fatto dal ragazzo in queste settimane di allenamento. 

Roma, ecco chi è Filippo Missori: il diciassettenne lanciato da Mourinho

Convocato per la prima volta nella gara contro il Napoli, Missori ha alternato allenamenti tra la Roma Primavera di Alberto De Rossi e la prima squadra. Dopo lo "scippo" di Felix e Zalewski, Mou ha deciso di prendersi anche il giovane Missori vista anche l'emergenza tra difesa e centrocampo. In stagione sette partite con la Primavera, sempre da titolare: sei vittorie e un pareggio il bilancio. È un terzino destro classe 2004 che lo scorso luglio ha firmato il suo primo contratto da professionista insieme a Morgan De Sanctis, che si occupa del settore giovanile. Adesso il sogno che si realizza: i suoi primi minuti tra i professionisti, la grande emozione di giocare in quell'Olimpico che frequentava solo da tifosi.

Roma, Mourinho regala il pallone a Missori

Un'altra bella storia lanciata da Mourinho che ha fine partita gli ha voluto regalare il pallone. E al termine del match Missori ha rilasciato anche la sua prima intervista: “Un’emozione indescrivibile, io che sono cresciuto dentro questa società, il mister mi ha chiamato e mi ha dato questa opportunità e lo ringrazio molto per questo. Mourinho mi ha chiamato e io mi sono fatto trovare pronto senza timore e senza ansia. Ci abbiamo scherzato su prima di entrare e a fine partita mi ha regalato un pallone per l’esordio. Il mister è un grande allenatore da sempre ed è un privilegio allenarmi con lui. Quando mi chiama mi faccio sempre trovare pronto, do sempre il massimo e il sacrificio che faccio è stato ripagato. Dedico questo esordio alla mia famiglia, che mi è stata vicino nei momenti sia belli che brutti, i miei amici che erano allo stadio e la mia ragazza che mi sta sempre vicino".

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