Per la prima volta abbiamo visto un gesto di stizza dei Friedkin, mentre l’Olimpico invitava i giocatori a tirare fuori gli attributi. Si era sullo 0-3, i tifosi interisti irridevano la Roma con gli olé, e non era neppure finito il primo tempo. Ma nella logica del «tempo», parola magica usata e ripetuta da Mourinho e Tiago Pinto, anche queste batoste possono servire come esperienza. E’ proprio il general manager, alla fine della partita, a presentarsi davanti ai microfoni per esprimere la posizione della società e della proprietà: «Sette sconfitte in campionato sono tante, non lo nego. Nessuno di noi se le aspettava, perché lavoriamo sempre per vincere le partite. Ma è proprio nei momenti di difficoltà che le idee devono essere forti. E’ facile dire cose belle quando i risultati ti premiano. Io mi fido al 100 per cento di Mourinho e mi fido al 100 per cento della nostra strategia. Sono certo che a fine stagione raggiungeremo i nostri obiettivi». [...]

La Roma sul mercato cerca i rinforzi

[...] A gennaio i Friedkin proveranno a rinforzare la rosa che per l’allenatore non è abbastanza competitiva. Tiago Pinto, che si era dato un voto altissimo per il mercato estivo, conferma: «Miglioreremo la squadra seguendo la nostra linea di sostenibilità. Lo abbiamo già fatto a luglio e agosto. Però è importante anche migliorare i giocatori che fanno già parte dell’organico. Ora è facile dire che ci manca tutto. Ma non sono il tipo che pensa alle rivoluzioni quando si perde. Mi assumo le mie responsabilità e so che le mie parole oggi possono suonare stupide. Del resto è logico che sia necessario migliorare. Eppure sono convinto che siamo sulla strada giusta, andremo avanti».

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