ROMA - Lo sfogo di Mourinho alla squadra continua a far parlare. A commentare il retroscena svelato dal Corriere dello Sport-Stadio anche l'ex capitano della Roma Giuseppe Giannini ai microfoni di Retesport. 

Un capitano dopo lo sfogo del proprio tecnico che cosa fa con la squadra?
“Lo sfogo è stato fatto all’interno dello spogliatoio e magari vederla scritta sui giornali i più rappresentativi potrebbero chiedere come mai sia uscito. Ma l'allenatore oggi è Totti, De Rossi, Pruzzo, Giannini e Bruno Conti messi insieme. Perché la gente si è schierata compatta e stretta attorno a lui”.

Come andare avanti adesso?
"In quei momenti non devi pensare già all’anno prossimo, i giocatori più rappresentativi devono mediare tra mister, staff e gruppo per riportare tranquillità e serenità per chiudere nel migliore dei modi la stagione”.

I toni di Mourinho?
“Non ha detto niente di clamoroso. Negli spogliatoi succede di tutto, e i giocatori devono essere vaccinati anche a questo. Devono essere forti. A Roma non tutti possono giocare, qui bisogna misurare la forza di un calciatore più dal carattere che dalla tecnica”.