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Roma, Taddei si commuove parlando di Franco Sensi: ecco l'aneddoto

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Roma, Taddei si commuove parlando di Franco Sensi: ecco l'aneddoto LaPresse

L'ex centrocampista giallorosso ricorda la sua Roma ed esalta quella di Mourinho

ROMA - È stato Rodrigo Taddei l’ospite della nuova diretta su Twitch con la World Soccer Agency di Alessandro Lucci, la prima agenzia internazionale di calciatori a sbarcare anche su questa piattaforma. Nella diretts l’ex centrocampista della Roma si è commosso ripercorrendo la sua carriera e rivelando aneddoti e curiosità. Il brasiliano ha anche mostrato il suo studio a San Paolo con la collezione da record di 462 maglie, il biliardino a tinte giallorosse a una panchina che replica perfettamente quella dell’Olimpico.

Ecco un estratto delle sue dichiarazioni nell’ambito del format WSA STORY che ripercorre il rapporto tra l’agenzia e i suoi assistiti storici: 

La Roma di Mourinho
Questa società è seria, fa il meglio per la città e i tifosi che se lo meritano, ha portato una guida importantissima come Mourinho che è uno abituato a vincere ovunque va. Abbiamo vinto la Conference League, alzato un trofeo che ci è passato vicino ma ci è mancato per tanti anni. Grazie ad esso, in Europa la Roma inizia a essere un po’ più rispettata e stanno per arrivare cose ancora più belle. Io sono un romanista nato e alla finale di Tirana ero davanti alla tv a festeggiare come tutti i romanisti”. 

La Roma di Taddei.
Ogni volta che ne parlo mi emoziono, mi sono sentito a casa. Anche se non abbiamo vinto molto, ho sempre dato il massimo e mi hanno rispettato. Questo mi ha fatto innamorare ancora di più non solo della squadra ma della città, dei tifosi. E a loro dico che non è cambiato niente, sono solo un po’ più vecchio ma li amo!”

Il momento più bello della carriera
“Dopo la finale di Coppa Italia nel 2007, siamo scesi dall’aereo tornando da Milano e ho trovato il presidente Franco Sensi in lacrime. Questo è stato il momento più bello della mia vita, lo porterò sempre nel cuore. Ringrazio ancora la famiglia Sensi che mi ha voluto alla Roma. L’unica cosa che rimpiango è di non essere riuscito a dare uno scudetto alla Roma con quella squadra, l’abbiamo sfiorato diverse volte ma era uno dei periodi più difficili del calcio in Italia, tutte le squadre lottavano punto a punto fino alla fine”.

Il rapporto con WSA
“È stato Roque Junior con cui ho giocato al Palmeiras a farmi conoscere Alessandro Lucci. Lui mi ha aiutato tantissimo in uno dei periodi più brutti della mia vita, quando dopo il primo anno e una stagione fantastica al Siena ho avuto un incidente in cui ho perso mio fratello. Dal 2003/2004 è partita questa amicizia che è diventata famiglia. Se non ci fosse stato Alessandro Lelli non so come sarebbe andata a finire la mia vita non solo nel calcio, mi ha fatto da procuratore, amico e papà.

Il rapporto con De Rossi
“Non ci sentiamo molto ma ho un rispetto immenso per Daniele, lui più di chiunque è romanista dentro, su ogni gol era il primo ad arrivare, a festeggiare con quella grinta che ha sempre avuto, è stato un compagno fantastico, ho imparato tanto da lui. Lui e Totti li metterei in squadra anche a 90 anni! Nella nuova veste di allenatore sono sicuro che Daniele vincerà”.

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