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Roma, Mourinho potrà allenare i suoi fenomeni durante il Mondiale

La squadra allenata da Josè profuma d’Italia e da tempo la Nazionale non era così giallorossa

ROMA - Roma profuma d’Italia e da tempo la Nazionale non era così giallorossa. Gianluca Mancini, Bryan Cristante, Lorenzo Pellegrini, Leonardo Spinazzola e Nicolò Zaniolo: a Salerno nella squadra dello Special One c’erano 5 italiani in campo dal primo minuto. Tutti pienamente inseriti nel gruppo del Ct Mancini. Un tesoro azzurro che non dà solamente prestigio al lavoro di una società che negli ultimi anni ha riscoperto il piacere del made in Italy; avere così tanti titolari "nostrani" sarà soprattutto utile a José Mourinho quando, a metà novembre, le altre squadre vedranno partire i propri top player per il Mondiale in Qatar. Il tecnico portoghese continuerà invece lavorare con i suoi fedelissimi a Trigoria, potendone gestire energie fisiche e mentali in vista di un 2023 che si prevede infuocato. La Serie A osserverà una pausa di 52 giorni per poi riprendere a ritmi serratissimi nel nuovo anno (dal 4 gennaio) con 23 turni di campionato, più le coppe.  

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Romazzurra 

La Roma è attualmente la squadra più rappresentata in nazionale con 5 calciatori. E potrebbero diventare 6 con l'arrivo di Andrea Belotti. Il "Gallo" troverebbe nella Capitale tanti compagni di squadra: amici oltre che colleghi, e questo aspetto avrebbe un peso notevole circa la sua volontà di raggiungerli. Nelle ultime convocazioni di giugno per le gare di Nations League, cinque erano anche gli juventini, inclusi però Bernardeschi e Chiellini poi volati negli Usa. Il blocco giallorosso ha ormai superato quello bianconero, come raramente è accaduto nella storia. E la nuova stagione è cominciata sulla stessa riga della precedente. Nel weekend solamente altre tre formazioni hanno schierato 5 italiani: Fiorentina, Lecce ed Empoli. Di questi 15 calciatori, però, solamente il viola Biraghi entra qualche volta nel giro dei convocati. Più avanti in questa speciale graduatoria l'italianissimo Monza, che ha mandato in campo ben 8 giocatori nati nel Bel Paese. Ma gli azzurri della Roma, come detto, hanno tutti un percorso abbastanza definito dalle parti di Coverciano. E all'elenco potrebbero essere aggiunti anche Bove, protagonista nell'Under 21 di Nicolato, ed El Shaarawy, che pur essendo uscito momentaneamente dal giro azzurro vanta ben 29 presenze con la divisa più prestigiosa.

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I simboli dell’Italia

Cristante e Spinazzola si sono laureati campioni d’Europa e sono stati a loro modo entrambi protagonisti nel torneo: il centrocampista giocò 6 partite su 7 (tutte da subentrato), mentre il terzino è stato probabilmente il migliore degli azzurri fino al brutto infortunio contro il Belgio. Gianluca Mancini perse il treno azzurro di Euro 2020 all’ultimo respiro (tagliato dalla lista a una settimana dall’esordio) ma l’ha subito ritrovato nel post Wembley, mentre Pellegrini e Zaniolo non parteciparono alla spedizione a causa dei rispettivi guai fisici. Il classe '99 è sempre stato un pupillo del tecnico nonostante qualche divergenza legata ai comportamenti del ragazzo (lo chiamò ancor prima di vederlo in campo con la Roma), mentre Lorenzo è sempre stato al centro dei pensieri del selezionatore, al punto da consegnargli la maglia numero 10. 

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