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Roma, Ibañez: il nuovo muro si prepara per l’azzurro

A settembre sarà naturalizzato italiano grazie al doppio passaporto: Mancini era in tribuna allo Stadium, può chiamarlo

ROMA - Si può pensare che lo abbia aiutato il cambio di modulo, perché è vero. La difesa a quattro esalta la sua indole prorompente e il suo coraggio nei corpo a corpo con gli attaccanti. Ma Roger Ibañez, ancora prima di giocare una partita da campione allo Juventus Stadium, aveva già lanciato segnali inequivocabili di crescita e maturità. Sabato sera, forse, ha conquistato per sempre José Mourinho. E magari anche i tifosi più scettici, che non dimenticano gli errori incredibili commessi in un derby e anche nella scorsa stagione contro il Milan a San Siro.

Foto: Juve-Roma, muro Ibanez-Smalling

Pretoriano

Ibañez rappresenta l’esempio del giocatore che sul campo merita un riconoscimento per l’impegno. Quando Mourinho è arrivato alla Roma, lo vedeva poco. Anzi, nella costruzione della squadra della prima estate, gli preferiva la coppia Smalling-Mancini nel 4-2-3-1. Poi però ha perso per infortunio Smalling, pochi giorni prima dell’inizio del campionato, e ha deciso di lanciarlo. A distanza di un anno non se n’è mai pentito, tanto è vero che Ibañez ha giocato quasi sempre: 51 partite in stagione, con 3 gol in A e 1 in Conference. Che decida di difendere a tre o a quattro, a questo combattente Mourinho non rinuncia più. Gli ha insegnato molte cose, ad esempio a buttare il pallone in tribuna quando serve senza avere l’ossessione della giocata a effetto, ma al tempo stesso ne ha valorizzato le caratteristiche migliori: aggressività, destrezza, rapidità.

I numeri

Contro la Juventus è stato il giocatore della Roma che ha vinto più duelli (8) e che ha subito più falli (3). Nei momenti concitati non ha mai perso la calma e anzi ha permesso alla squadra di respirare di fronte agli ultimi tentativi avversari. Nel primo tempo aveva sofferto un po’ Cuadrado, semplicemente perché Spinazzola aveva la luna storta e non copriva adeguatamente la fascia. Invece dopo l’intervallo, con la Roma stabilizzata e lucida, per lui è stata una serata di gloria. Per certi versi è stato anche più sicuro e preciso di Smalling, come sempre punto di riferimento difensivo della squadra.

Mercato

La Roma non è sorpresa della sua evoluzione. Non a caso, quando gli ha rinnovato il contratto, ha concordato con il giocatore una clausola rescissoria altissima: 80 milioni. E in questa estate di movimenti, non ha preso in considerazione alcuna offerta.

PROSPETTIVE

A questo punto Ibañez arriverà in Nazionale. Bisogna solo capire in quale. Il suo Brasile lo sta seguendo e potrebbe prima o poi chiamarlo in servizio. Ma c’è anche la possibilità di giocare per l’Italia grazie al doppio passaporto (anzi triplo: ha pure quello uruguaiano). L’iter per la naturalizzazione verrà completato nelle prossime settimane. Roberto Mancini era allo Stadium sabato sera: sicuramente si è accorto dei progressi di Ibañez e nel processo di ringiovanimento della difesa non trascurerà l’occasione che gli offre il regolamento.

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