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Roma, caso Camara: cosa è successo? Solo 18 minuti in A

"Senza Wijnaldum è un dramma": così Mou ha lasciato intendere che il guineano non lo convince  

ROMA - La coperta lì a centrocampo è cortissima. Un dato di fatto. Del resto, la Roma ha iniziato la stagione con l’handicap quando Wijnaldum si è fratturato la tibia prima di esordire da titolare con la maglia giallorossa: l’emorragia è stata tamponata con il cerotto Mady Camara, sbarcato sul gong del mercato in prestito con diritto di riscatto dall’Olympiacos. Al momento, però, Mourinho non lo considera una prima o seconda scelta nelle gerarchie.

Numeri

Contro il Lecce, infatti, non si è alzato dalla panchina, idem contro l’Atalanta. Il guineano finora ha giocato 18 minuti in Serie A spalmati su 3 presenze. In Europa League qualcosa di più, ma senza lasciare il segno. Forse è presto per parlare di una bocciatura, ma evidentemente Camara non si è ancora adattato al campionato italiano, dove la tattica ha il suo peso specifico, dove tutti conoscono tutti e non è facile imporsi nel breve periodo. Nel frattempo però è scivolata via una parte consistente della stagione, quella che può indirizzare un’annata intera. «Camara? E’ arrivato senza conoscere la nostra realtà, anche fisicamente non stava bene. Dobbiamo sopravvivere in classifica e sperare che a gennaio torni Wijnaldum», ha detto Mourinho andando dritto al punto. Di più. «La situazione di Wijnaldum per me come allenatore è drammatica. Era un uomo fondamentale dopo le partenze di Mkhitaryan e Veretout. Senza di lui siamo in difficoltà».

Senza fantasia

La verità è che lì in mezzo manca la qualità senza l’ex Psg e Liverpool, sulla carta il Dybala del centrocampo. La pedina capace di far girare la squadra, dando il suo apporto anche sotto porta con gli inserimenti. Per questo motivo Pellegrini ha stretto i denti contro il Lecce, andando ad occupare una casella sulla mediana nonostante non avesse la settimana tipo alle spalle. Ma adesso che Dybala è fuori si ripropone ancora di più il problema della coperta corta. Camara non è Wijnaldum ma aspetta ancora una chance dal primo minuto. Difficile ipotizzare che possa arrivare a Siviglia, in una partita che può decidere le sorti del girone.

Alternative

«I giocatori che abbiamo sono simili, gli altri sono senza esperienza», ha aggiunto Mourinho riferendosi al fatto che Matic e Cristante (la coppia più utilizzata lì in mezzo) non hanno nelle corde un’alta intensità e si sovrappongono fisicamente, e parlando tra le righe anche di Bove, un giovane che non ha avuto molto spazio nonostante sia un perno dell'Under 21. Un discorso simile può valere per i ragazzini della Primavera, gente come Faticanti, Pagano, Pisilli e Tahirovic, baby che si stanno formando dentro la cantera di Trigoria. L’esperienza ai piani alti è a quota zero per loro. Aspettando di scoprire a pieno Camara, il Mondiale invernale sembra una benedizione piovuta dal cielo.

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