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Rui Patricio si allena già, sale la voglia di Roma

È pronto per ripartire con i giallorossi e Mourinho aspetta di riavere il suo titolare tra i pali per programmare il rilancio

Il Mondiale l’ha visto e vissuto da tifoso e da spettatore. Non ha giocato neppure un minuto ma, nonostante questo, Rui Patricio ha cercato di dare una mano concreta alla sua nazionale scossa dall’eliminazione contro il Marocco e dalle polemiche di e con Cristiano Ronaldo. Era inevitabile che il numero uno della Roma desse il suo contributo, pur non giocando, perché è uno degli uomini più esperti della selezione, con oltre 100 presenze alle spalle, e ha un carattere che, racconta chi lo conosce bene, lo porta a parlare poco, ma sempre con cognizione di causa. 

Tentazione Mourinho: in Portogallo da ct

Le sue parole

Subito dopo la batosta marocchina - perché di questo si è trattato, il Portogallo era convinto di passare - Rui Patricio ha scritto un post quasi come a voler chiudere il cerchio: «Sono portoghese nel corpo e nell’anima, ho sempre rappresentato il mio paese con il massimo orgoglio e rispetto. Nelle vittorie e nelle sconfitte camminiamo sempre insieme, a testa alta e guardando avanti. Continuiamo a crescere e imparare nella vita e nello sport. Un abbraccio a tutti coloro che hanno tifato e continueranno sempre a tifare il Portogallo». Qualcuno ha interpretato queste parole con la volontà di lasciare la nazionale ma, se così fosse, Rui lo avrebbe comunicato ufficialmente. Al momento non è previsto ma, magari, una decisione sarà presa solo dopo aver scoperto chi sarà il nuovo commissario tecnico.

Solo la Roma

In ogni caso, adesso il portiere portoghese può tornare a concentrarsi solo sulla Roma: tornato in Italia, perché qui erano rimasti i bambini impegnati con la scuola, si sta riposando, anche se la voglia di riprendere a lavorare con i compagni, e pure a parare, è tanta. Dovrebbe raggiungere Pellegrini e gli altri tra qualche giorno, ma c’è chi non si stupirebbe di vederlo salire già oggi sull’aereo per l’Algarve. Difficile, perché la mente ha bisogno di riposarsi come e quanto il corpo, ma non impossibile. In ogni caso, Rui Patricio è pronto per ripartire con la Roma e la Roma non vede l’ora di riavere il suo titolare tra i pali: Svilar, in Giappone, ha mostrato più di qualche incertezza, le prossime amichevoli gli potranno servire per prendere più fiducia, ma il titolare era e resta il portoghese. 

Il futuro

Si avvia a compiere 35 anni, a febbraio, ha un contratto con la società giallorossa fino al 2024 e se la prossima stagione, seriamente, Pinto e la società dovranno porsi il problema di chi difenderà i pali, da qui a giugno la porta è saldamente nelle mani di Rui Patricio. Poi, si vedrà: dopo aver vissuto in Inghilterra e in Italia potrebbe tornare in Portogallo oppure chiudere ancora all’estero, ma sono pensieri che in questo momento non lo accompagnano, concentrato come è sul presente. Il Mondiale l’avrà pure visto e vissuto da spettatore, con la Roma è pronto a riprendersi il ruolo di attore principale.

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