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Roma, le pagelle: Kumbulla non si passa, Cristante senza sosta

I voti a Mourinho e ai giocatori giallorossi dopo il 2-0 all'Olimpico contro la Fiorentina: Smalling il peggiore

ROMA

Mourinho (all.) 7 
Studia la Fiorentina e accetta di consegnarle le chiavi del gioco, sapendo che prima o dopo Dybala gli risolverà i problemi. La sua Roma, facilitata dal rosso a Dodò, non soffre mai e vince la partita quasi per diritto di superiorità. Non solo numerica. La rincorsa continua: 7 punti nelle 3 partite del 2023.  

Rui Patricio 6,5  
Si guadagna la giornata con una bella parata a tempo scaduto su Kouamé. 

Mancini 6  
Toscano, cresciuto nella Fiorentina, sente molto questa partita ma non viene tradito dai nervi.

Smalling 6  
Più impacciato del solito. Comunque non lo impegnano mai. 

Kumbulla 7  
Ecco un’altra bella conferma della serata. E’ un marcatore inflessibile. Nessuno si accorge dell’assenza di Ibañez. 

Celik 6  
La concretezza è la sua prerogativa. Entra ad esempio con diligenza nell’azione dell’1-0. Nella ripresa punta il raddoppio, ma il suo tiro in corsa sbatte tra Terracciano e palo. Qui forse paga un calo di concentrazione, perché con un passaggio arretrato lancia il contropiede della Fiorentina. 

Bove 6  
Emozionato per la prima da titolare in Serie A, sbaglia due o tre cose semplici che sono il suo repertorio ordinario. Si assesta quando la Roma va in vantaggio, fino al cambio per l’ammonizione: è la seconda in quattro giorni. Sui tempi dell’intervento deve acquisire malizia. 

Matic (22’ st) 6  
Rafforza la diga e il coefficiente di fosforo. 

Cristante 6,5  
Non è perfetto ma recupera 9 palloni e costruisce il 2-0 con l’intuizione del lancio lungo. 

Zalewski 7  
Nella prima mezz’ora è il demolitore dei piani viola. Manda in crisi Dodò, che non ne capisce le caratteristiche e lo ferma due volte con le cattive. Rosso inevitabile. Suo è anche il primo tiro verso la porta, controllato senza difficoltà da Terracciano. Fino all’intervallo sfrutta con arguzia e talento gli spazi (8 duelli vinti su 10) che gli vengono concessi. Finalmente gioca una partita sui livelli dello scorso anno. 

Spinazzola (22’ st) 6  
Evita di strafare, porta il suo contributo conservativo, 

Pellegrini 6  
Più mezzala che fantasista, si dedica al pressing su Amrabat cercando di non irritare i muscoli capricciosi. Con una fasciatura enorme sul flessore non poteva fare tanto di più. 

Tahirovic (29’ st) sv 

Dybala 8  
La saetta del gol è il suono della quinta sinfonia di Beethoven, un meraviglioso castigo che arriva d’improvviso. Ma la sua partita è anche molto altro, una lezione continua di passaggi e movimenti che dal punto di vista degli avversari si può solo osservare. Poi si diverte a chiudere con maestria il contropiede del 2-0, ringraziando Abraham che gli ha fornito due assist. Il feeling che sta nascendo tra i due è una grande notizia per la Roma. 

Belotti (44’ st) sv 

Abraham 7  
Il tocco di petto che innesca Dybala sul gol è intelligente. Lavora molto per la squadra, in generale, senza riuscire a rendersi pericoloso da imprenditore di se stesso. Emblematico del suo momento realizzativo, soprattutto all’Olimpico, è lo scivolone sul retropassaggio di Bonaventura davanti a Terracciano. Ma il secondo assist è un capolavoro di velocità, astuzia e precisione. 

Solbakken (44’ st) sv  
L’occasione dell’esordio. 

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