Corriere dello Sport

Rendi la tua esperienza speciale

Home

Calcio

Formula 1

Moto

Motori

Basket

Tennis

Altri Sport

Stadio

Foto

Video

Corriere dello Sport

LIVE

Zaniolo, solo tre compagni gli hanno mandato un messaggio: ecco chi sono

I retroscena dell'addio "privato" alla Roma, dopo l'ufficialità del passaggio al Galatasaray: una prova dell'insofferenza nei suoi confronti dallo spogliatoio giallorosso

La Roma, ormai, appartiene davvero al passato. Nicolò Zaniolo ha cambiato la sua foto profilo su Instagram, scegliendone una con la maglia del Galatasaray e i genitori, Igor e Francesca, accanto. Ha letto gli unici messaggi che gli sono arrivati da Trigoria: Smalling, Abraham e Spinazzola i mittenti, lui ha risposto, sorriso, ringraziato. E’ uscito dalla chat di squadra. E poi ha iniziato a pensare al presente e al futuro. In attesa di tornare a giocare (con una settimana o dieci giorni di allenamenti con i compagni sarà pronto) e in attesa di trovare casa (preferirebbe una zona centrale), Nicolò sta scoprendo il suo nuovo mondo. Un mondo freddo, inteso come temperatura che c’è a Istanbul in questi giorni, e devastato da un terremoto con oltre 20mila morti.

In prima linea

Zaniolo e la sua famiglia stanno provando a dare una mano: i genitori e la sorella sono con lui nell’hotel che li ospita, si muovono in città con un minivan, accompagnano il ragazzo all’allenamento e, soprattutto, anche a livello social cercano di mantenere un atteggiamento quanto più discreto possibile per rispetto del popolo turco. Quello stesso rispetto che Nicolò ha voluto dimostrare unendosi, immediatamente, ai nuovi compagni: loro hanno donato più di 20mila euro per i terremotati, lui ha fatto lo stesso. E poco importa che fosse l’ultimo arrivato. Non solo: ieri è andato in quello che sarà il suo nuovo stadio a riempire le scatole con tutti gli aiuti umanitari da destinare alle vittime del sisma. I tifosi del Galatasaray già lo adorano e lo celebrano sui social: "Ottimo carattere e qualità umana. Noi non dimentichiamo”, gli hanno scritto in tantissimi. Con lui Mertens e Sergio Oliveira, che parlano italiano, così come Icardi e l’allenatore Okay Buruk, ex Inter: grazie a loro Zaniolo sta iniziando a prendere confidenza con la nuova realtà.

Nuova vita

Una realtà che lo vedrà in Turchia, sulla carta, per i prossimi quattro anni almeno, a meno che qualcuno non paghi la clausola da 35 milioni. La cifra non sarà sempre la stessa, ma diminuirà di cinque milioni ogni dodici mesi. In ogni caso è troppo presto per pensare a quello che sarà. Zaniolo è concentrato solo sul presente: il padre vivrà con lui, la mamma e la sorella (che ha la maturità in estate) faranno la spola con La Spezia, lui tornerà a Roma a trovare suo figlio Tommaso, che a luglio compirà due anni. Questione di incastri e di equilibri, quegli stessi che l'attaccante in campo vuole sovvertire, tornando ad essere protagonista. Per farlo indosserà la maglia giallorossa del Galatasaray: l’ha mostrata ieri quando, in un video, ha anche detto di essere “molto dispiaciuto per Muhammed e per il popolo turco. Io ho dato il mio contributo, facciamolo tutti e tutti insieme e saremo più forti di prima”. Muhammed era un tifoso del Galatasaray e ha perso la vita nel terremoto. Aveva 17 anni. Zaniolo ha scelto la maglia numero 17.

Corriere dello Sport in abbonamento

Insieme per passione, scegli come

Abbonati all'edizione digitale del giornale. Partite, storie, approfondimenti, interviste, commenti, rubriche, classifiche, tabellini, formazioni, anteprime.

Sempre con te, come vuoi