Pellegrini è tranquillo, per lui le accuse che gli sono state rivolte sul web lasciano il tempo che trovano, soprattutto in un momento in cui l’unione della famiglia vuol dire tutto. Tra poche ore Lorenzo diventerà padre per la terza volta, un momento così emozionante che non può essere rovinato da voci che da ieri pomeriggio si sono diffuse tra siti e social. La coppia vuole concentrarsi solo sul lieto evento, non sulle presunte accuse diffuse dal portale Dillingernews, secondo cui Pellegrini sarebbe stato «denunciato per stalking a Parma, Avezzano e Roma da una giovane escort rumena», e che sono state smentite dal calciatore della Roma e dalla moglie Veronica Martinelli, attraverso i loro profili social. Dopo un’ora di riflessione, e dopo essersi consultato con i suoi legali, a tutela sua, della moglie, dei figli di quattro e due anni e del piccolo che sta per arrivare, Pellegrini ha reagito. In modo durissimo: «Ho dovuto sprecare tre minuti della mia giornata per leggere l’articolo pubblicato su un canale Instagram riportante notizie inventate sul mio conto. Non voglio invece sprecare tre secondi per smentire delle ovvie sciocchezze. Ci penseranno i miei legali a cui ho già conferito mandato per tutelare gli interessi e soprattutto i valori miei e della mia famiglia. Ora ho cose più importanti a cui pensare, visto che a breve nascerà il mio terzo figlio. Mi auguro che le autorità competenti si attivino prontamente per tutelare le persone perbene». Per Lorenzo questo è un capitolo già chiuso, non per i suoi legali che sono pronti a querelare. Di fatto il centrocampista vuole concentrarsi solamente sulla famiglia in questo momento così importante. Lui e Veronica Martinelli sono sposati dal 2018 ma si sono conosciuti quando entrambi avevano 16 anni e da allora non si sono più lasciati. Un amore saldo, come dimostra il cuore condiviso via social da Veronica nel momento in cui Lorenzo ha pubblicato su Instagram la risposta alle illazioni.
Pellegrini, missione derby
Ieri Pellegrini si è diviso tra casa, per assistere la moglie, e Trigoria. Al Fulvio Bernardini sta procedendo il suo lavoro di recupero dalla lesione che lo ha fermato dopo appena tredici minuti giocati nella gara contro il Servette. La lesione al flessore della coscia destra lo ha bloccato probabilmente sul più bello, quando sembravano passati i problemi e lui era pronto ad aiutare una Roma che si stava riprendendo dalla batosta di Genova. Lo stop è stato una doccia gelata, ma non per questo naturalmente si è dato per vinto. Continua a lavorare ogni giorno e si è dato un obiettivo: rientrare tra i convocati del derby. Anzi, entrando più nello specifico, giocarlo con una buona condizione atletica. «Senza Lorenzo e Dybala ci manca il giocatore di collegamento tra centrocampo e attacco, ci manca la fantasia», le recenti parole di Mourinho.
Roma senza Pellegrini
La Roma sta soffrendo terribilmente la doppia assenza dei suoi fantasisti, così come la squadra risente dell’indisponibilità del suo capitano in campo. Pellegrini è il leader del gruppo, è una figura di riferimento per i compagni e questo avvio di stagione non ha certo aiutato la squadra nel rendimento. Cinque presenze, otto partite saltate (una per squalifica, la prima di campionato): nonostante le condizioni non certo ottimali ha segnato due reti e servito un assist. L’assenza del miglior Pellegrini si sta facendo sentire, non solo per il contributo in fase offensiva ma anche per la trasmissione del pallone, la regia, e il lavoro che svolge nella doppia fase. Poi c’è anche un altro capitolo, quello delle punizioni. Ora le sta battendo Paredes, poi passeranno a Pellegrini. Da calcio piazzato i tifosi ricordano grandi gol, uno di questi anche nel derby, quello che Lorenzo vuole giocare a tutti i costi con una buona condizione e anche con la mente sgombra dalle voci sulla sua vita privata.