"Vogliamo aumentare ancor di più l’engagement dei nostri tifosi che è già notevole. Lo facciamo partendo dal luogo per eccellenza che è la Curva Sud". Lorenzo Vitali, Chief Administrative Officer e General Counsel della Roma, è tornato sul progetto del nuovo stadio della Roma. "Ci siamo immersi, la proprietà si è immersa, Dan e Ryan hanno pensato personalmente a disegnare la Curva Sud più inclinata e più grande del mondo", ha ribadito ai microfoni di Dazn il dirigente giallorosso. Vitali entra nel dettaglio e spiega che la nuova Curva Sud, sarà "un’esperienza paragonabile al muro giallo di Dortmund, ma l’ambizione è quella di superarlo sia in termini di acustica sia in termini di impatto. Quindi pensate cosa può essere dare alla Curva Sud una roba del genere a livello di impatto. Per darvi un dettaglio la Curva Sud a livello di disegno da parte della proprietà è stata la prima cosa a cui hanno pensato, è davvero fondamentale”.
Vitali, i Friedkin e il delisting
Il dirigente giallorosso prosegue, parlando del delisting, considerato come un segno di serietà dei Friedkin: "Senz’altro, è stato fatto uno studio molto attento se per una società di calcio con una proprietà visionaria e ambiziosa, essere in borsa e quindi guardando al futuro le prerogative alla voglia di fare che la proprietà ha, per rendere diciamo la società più snella e anche più vicina ai loro desiderata in termini, anche di velocità di esecuzione, ecco la privatizzazione sicuramente rappresenta il primo passo e poi lo stadio senz’altro il coronamento dal punto di vista dell’investimento".