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Totti e il futuro allenatore della Roma: "Se non può arrivare Ancelotti prenderei De Zerbi"

A due giorni dal derby con la Lazio di Baroni, l'iconico capitano giallorosso torna a parlare del possibile successore di Claudio Ranieri

Dalla corsa all'Europa che conta al futuro della panchina giallorossa. In attesa di scoprire il successore di Claudio Ranieri, in vista della prossima stagione, ad esporsi in prima persona è stato Francesco Totti, capitano e simbolo della Roma, intervistato da Fabrizio Romano per Betsson Sport. Dal sogno Ancelotti alle idee di Roberto De Zerbi, fino alle qualità di Antonio Conte e al rapporto con Daniele De Rossi, senza dimenticare ricordi indelebili che lo legano alla Nazionale.

Totti sul successore di Ranieri: "Se non può arrivare Ancelotti, prenderei De Zerbi"

Protagonista dell'evento organizzato dalla piattaforma di cui è notoriamente brand ambassador, Francesco Totti ha detto la sua sul possibile successore di Claudio Ranieri: "Spero che un giorno possa venire Ancelotti, che è sempre stato tifoso. Penso sia arrivato il momento giusto. Non ci sentiamo, ma l'ho visto tempo fa quando sono andato a trovare alcuni giocatori a Madrid. Un discorso è sentirlo al telefono, dal vivo invece riesci a dirti altre cose". E se non dovesse concretizzarsi tale sogno, Totti avrebbe già l'alternativa: "Se dovessi scegliere un allenatore giovane punterei su De Zerbi. Ha grandi doti e visioni di come impostare la squadra. Lui è un ragazzo eccezionale, ci mette l'anima. Se dovessero prendere un'altra strada mi piacerebbe lui".

Totti e il rapporto con Ranieri: "Una persona speciale"

Totti non ha mai nascosto la sua ammirazione per Claudio Ranieri, capace di inanellare risultati importantissimi anche in questa stagione al timone della Roma: "È speciale come persona - ha sottolineato l'iconico 10 giallorosso, parlando di Sir Claudio -. Entra in punta di piedi e va via da re. È il campo quello che decide e lo cercano sempre tante squadre. Aveva smesso, ma poi la Roma per i problemi che ci sono stati ha richiamato il personaggio più importante. Lui ha sempre detto sì alla Roma, non può dire 'no' a una città e una squadra che ha sempre amato. È una figura troppo vera, leale, importante. Sia per i tifosi, per la società e soprattutto per la squadra che è rinata".

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