Cinque partite, anzi cinque finali, poi sarà tempo di verdetti. Un po’ per tutti, a cominciare da chi ha costruito la rosa, fino ai principali protagonisti in campo. La Roma si gioca il futuro, si gioca un posto nelle competizioni europee vitali per incassare premi e operare dignitosamente sul mercato vista l’impossibilità di spendere cifre folli per il settlement agreement imposto dall’Uefa. Ma naturalmente a giocarsi il futuro ci sono soprattutto i giocatori che contro Inter, Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino dovranno dare oltre il 100% per riuscire a meritarsi un posto in squadra anche nella prossima stagione. E se metà gruppo è già praticamente certo di poter leggere a fine agosto il proprio nome sulla maglia giallorossa, l’altrà metà vede invece elementi in bilico, quindi a rischio cessione, e altri con il destino già segnato.
Roma, chi resta: da Mancini a Dybala
La Roma di certo non farà a meno dei suoi pilastri, di quegli elementi imprescindibil che compongono lo scheletro della formazione titolare: Svilar, Mancini, N’Dicka, Angeliño, Koné e Dybala. A loro si aggiungono El Shaarawy e Paredes, che hanno rinnovato il contratto di un anno e resteranno salvo loro future decisioni, Pisilli e Soulé - entrambi il futuro della Roma -, più Rensch e Salah-Eddine, arrivati a gennaio a titolo definitivo. In dodici sono pronti a restare e a lavorare con il futuro allenatore giallorosso: tra presente e futuro saranno loro le basi del nuovo progetto.
In bilico il capitano
Poi ci sono sette giocatori che per un motivo o per un altro non sono certi di restare. Come Gollini, arrivato a gennaio per ricoprire il rulo di vice Svilar e a secco di presenze. Sul suo futuro inciderà molto la voglia o meno di trovare una squadra che gli possa garantire un posto da titolare. Ma in bilico ci sono anche Celik - che ha diverse richieste e un contratto in scadenza a giugno 2026, Saelemaekers, il cui futuro andrà discusso col Milan, e Baldanzi che in un anno e mezzo ha dato pochi spunti interessanti. Si aggiungono Cristante, non per un discorso di utilità alla rosa ma di bilancio (guadagna tanto e può garantire un buon incasso) e Shomurodov che ha mercato. I casi più spinosi? Certamente Pellegrini, contratto in scadenza nel 2026 e nessun contatto per il rinnovo, e Dovbyk che con il suo rendimento altalenante non è incedibile qualora arrivasse un estimatore.
Ai saluti Nelsson e Gourna-Douath
Ai saluti invece quegli elementi che non si sono proprio visti in questa stagione. Marin firmerà col Psg, Sangaré andra a giocare in prestito, poi si cercherà squadra ad Abdulhamid. Torneranno nelle rispettive squadre invece Nelsson e Gourna-Douath, utilizzati col contagocce da Ranieri. Il centrocampista in questo ultimo mese spera di poter finire tra i giocatori in bilico per giocarsi fino all’ultimo le sue possibilità di restare.