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Roma: da Svilar a Soulé, c’è ancora domani. Ma il nodo resta il centravanti

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Roma: da Svilar a Soulé, c’è ancora domani. Ma il nodo resta il centravanti BARTOLETTI
Anche Ndicka e Koné nell'ossatura centrale giallorossa a caccia della Champions

 C’è una Roma che corre e non vuole fermarsi perché a quattro giornate dalla fine la Champions è lì, a soli due punti di distanza, e ancora due scontri diretti da giocare, quelli con Fiorentina e Atalanta. Poi chiuderà contro Milan e Torino e l’obiettivo della squadra di Ranieri è quello di non fermarsi sul più bello dopo 18 risultati utili consecutivi. Per questo nel rush finale di stagione i giallorossi punteranno su una solidità che ha concesso loro di vincere 8 partite per 1-0, grazie a un’ossatura composta da gente come Svilar, Ndicka, Koné e Soulè che garantisce un domani migliore alla Roma. L’altra faccia della medaglia è invece un attacco che nonostante crei, alla fine fine segna poco, lasciando aperto il tema intorno al centravanti.

Roma, l’ossatura del futuro

Tra i tanti meriti di Ranieri, oltre quello di aver tenuto accesa una corsa Champions che al suo arrivo sembrava impossibile, c’è stato anche quello di rivalutare una rosa che stava perdendo di valore per dei risultati non all’altezza. Ecco allora che la Roma oggi ha la sua ossatura che rappresenta il presente e anche il futuro del club. Da Svilar a Ndicka, passando per Koné e Soulé: tutti decisivi e fondamentali, anche se ognuno a modo suo. Il portiere, infatti, è tra i principali artefici dei 14 clean sheet portati a casa dalla Roma e non a caso da tempo si lavora al suo rinnovo. C’è poi Ndicka che tra i giocatori di Serie A è nella cerchia ristretta di quelli che non hanno mai saltato un minuto, mentre Koné, soprattutto nelle ultime partite, è tornato il vero motore del centrocampo romanista. Infine Soulé, capace con i suoi gol di portare dieci punti alla Roma nel 2025. Gli ultimi quattro con le reti a Lazio e Inter, serviti a tenere acceso il sogno Champions e a dire a Ranieri che Matias è più del vice Dybala. “Sarà la Roma del futuro”, disse il tecnico in tempi non sospetti e aveva ragione.

Roma, il nodo centravanti

Come tutte le rose, però, ci sono delle spine e il tema del centravanti è quello che resta di maggiore attualità perché Dovbyk, nonostante i 14 gol (di cui 11 in campionato), non ha mai convinto veramente. “Deve darmi di più”, ha spesso detto Ranieri parlando dell’attaccante ucraino. Per questo, più di qualche volta, nel recente passato gli ha preferito Shomurodov, il cui 2025 è stato sopra le aspettative di un calciatore che sembrava destinato a lasciare la Capitale a gennaio. Il problema del gol, però, resta perché Eldor non sarà il centravanti titolare della prossima stagione e dopo un anno come quello vissuto da Dovbyk, la Roma cercherà comunque in estate di portare al tecnico del futuro un attaccante che possa dare alla squadra i gol che servono. 

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