La Roma che lo scorso 27 ottobre perse 5-1 al Franchi non esiste più. O meglio, la rosa è rimasta quella al di là di qualche innesto arrivato a gennaio, ma a cambiare è stato tutto il resto, a partire dalla guida. All’epoca c’era Juric, oggi c’è Ranieri che domenica ritroverà proprio la squadra Viola. E rispetto a sei mesi fa è tutto diverso: quella era una Roma che stava toccando uno dei punti più bassi della sua storia recente, tanto che di lì a poco i Friedkin avrebbero esonerato il tecnico croato, con una squadra, quella giallorossa, lasciata a ridosso della zona retrocessione. Adesso, insieme a ‘Sir Claudio’, è a 2 punti dalla Champions, con appena una lunghezza in più della Fiorentina (60 contro 59) che tra due giorni sarà allo stadio Olimpico.

Roma-Fiorentina, una sfida che sa d’Europa

Roma-Fiorentina sarà dunque l’ennesimo scontro diretto di un finale di stagione che sta regalando ai giallorossi la possibilità di entrare in Champions. Una rincorsa cominciata con l’arrivo di Ranieri e una Roma capace, da quel giorno, ad esempio di recuperare già solo alla viola la bellezza di 16 punti, presentandosi così sopra in classifica a pochi minuti dal gong finale. Ma la Roma di Ranieri è molto più di questo. I numeri sono da Scudetto, anche se all’allenatore non va detto perché rispesce al mittente il paragone. “Non è giusto dire così, sono stato aiutato dal momento che i ragazzi stavano vivendo. Avevano perso consapevolezza e io l’ho ridata loro”. Certo i dati restano inconfutabili e dunque da corsa al titolo. Dall’arrivo di Ranieri, infatti, la Roma ha messo in cascina 47 punti, solo il Napoli (48), ne ha fatti di più. Un percorso che nasce con i primi due ko contro Napoli e Atalanta, salvo poi dal 7 dicembre 2024 in poi, vincere 14 partite, pareggiarne  5 e perderne una sola (a Como, 0-2 il 15 dicembre). E non finisce qui perché se contiamo solamente il 2025 allora non c’è nessuno proprio che ha fatto meglio dei giallorossi. Hanno ottenuto più punti in campionato: 40, con 12 vittorie e 4 pareggi. Sono 8 più del Napoli, 9 più dell’Inter, 13 più di Fiorentina e Milan, 16 più dell’Atalanta. Delle 12 vittorie, 7 sono arrivate per 1-0, dimostrando una solidità che lo scorso 27 ottobre, nella debacle del Franchi, sembrava un miraggio. Oggi è realtà e l’obiettivo è quello di puntare alla Champions per correggere un’annata cominciata malissimo.