L'ucraino a caccia di un gol contro una big
E allora meglio concentrarsi sulle prossime partite, cercando contro Fiorentina, Atalanta, Milan e Torino quei gol alle big che per lui restano tabù. Ha segnato solo una rete negli scontri diretti, un rigore (più che importante) contro il Bologna. Ma non basta, serve di più, serve la partecipazione alla manovra, serve il supporto ai compagni per costruire azioni offensive, servono le sue sponde, i suoi contrasti, i suoi assist. Serve tutto ciò che non è riuscito a fare, ad esempio, a San Siro domenica scorsa: due tiri in totale, uno nello specchio e 0.28 di expected goals. E ancora: 12 passaggi riusciti, un duello vinto, nessun dribbling concluso, sei palloni persi e nessuno guadagnato. Un ultimo dato: nessun fallo commesso, e per un centravanti di sfondamento è un segnale non certo positivo.
Voci dalla Spagna sul futuro di Dovbyk
Quattro gare senza segnare, ne avrà altre altrettante per provare a brillare e per allontanare dai pensieri di Ghisolfi l’idea di un cambio centravanti. In Spagna il quotidiano Sport ha rilanciato l’interesse del Girona di riprendere Dovbyk visto che Abel Ruiz e Miovski, acquistati la scorsa estate per sostituire l’ucraino, hanno segnato in totale appena otto gol e il club è nella parte bassa della classifica. Artem in silenzio lavora e si gode la famiglia: da domani parte la sua corsa per tornare “Machine”.