Paulo Dybala, fermo ai box fino a fine stagione dopo l'operazione per la lacerazione tendinea accusata lo scorso marzo contro il Cagliari, ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Si.com toccando tantissimi argomenti: l'arrivo alla Roma, José Mourinho, la finale di Europa League e il no all'Arabia Saudita.
Roma, Dybala: "Non potevo ignorare la chiamata di Mourinho"
La Joya ha infatti ricordato come Mourinho l'abbia convinto a trasferisi alla Roma: "Un giorno, uno dei miei procuratori venne da me e mi disse che Mourinho voleva parlarmi. Certo, Mourinho è speciale: è un allenatore che ha vinto tutto, una persona unica. Non potevo ignorare la sua chiamata. Ma sapevo che mi avrebbe convinto, ed è per questo che ho voluto aspettare. La prima volta abbiamo solo avuto una bella chiacchierata, è stata una lunga conversazione, ma non ha fatto pressione per ottenere una risposta immediata. Ma il giorno dopo voleva richiamarmi, così gli ho detto di darmi qualche ora per parlare con la mia famiglia e mia moglie. Ho parlato con loro e con la mia squadra e, una volta presa la decisione di unirmi alla Roma, gli ho mandato un messaggio dicendogli: 'A presto'. E con quello abbiamo concluso l'affare".