L'ultima partita a Roma, all'Olimpico. L'ultima partita casalinga di una carriera straordinaria ma, anche, la penultima di un campionato che ha visto la Roma crescere così tanto da arrivare a giocarsi - anche - la Champions League. Niente mercato ("Vedremo il da farsi"), si parte dai fatti di Atalanta-Roma: "Non dico che fosse rigore o che non lo fosse, parlo del protocollo Var e di chiaro ed evidenti errori. Ci sono stati casi simili e il Var non è intervenuto, quindi vorrei capire e regolarmi. Il presidente dell'Aia fa bene a difendere i suoi, lo farei anche io. Ma ripeto: con tranquillità vorrei capire il protocollo, tutto qui". Poi, si va sulla partita e sui ricordi di una vita con tanto giallorosso dentro: "Siamo romani e romanisti, magari un altro allenatore non ha quelle sensazione. Io quando ero nel settore giovanile e vedevo i grandi mi batteva il cuore. Salire gli scalini, vedere lo stadio pieno, è qualcosa che va oltre. I tifosi ti stanno vicino anche nelle difficoltà e questa è una sensazione bellissima". Se poi lasciasse la Roma in Champions... Ranieri sorride e dice: "Abbiamo due aperture di mercato dove saremo "ristretti", cercheremo di sbagliare il meno possibile. E poi vedremo. Non sempre vince la più forte, ma chi riesce a costruire qualcosa. Abbiamo giocato lunedì contro una squadra che è stata costruita in 9 anni e ce la siamo giocata a viso aperto. Piano piano costruiremo una squadra che sia un orgoglio per i tifosi. Voglio arrivare in Europa perché ripenso a dove siamo partiti e poi penserò a quanto vale per la società". Sui singoli, a Ranieri viene chiesto di Saelemaekers, tra presente e futuro: "Ripeto: non parlo di mercato. Per quando riguarda il campo: Soulé si è adattato bene su quella fascia e Saele aveva fatto una combinazione meravigliosa con Dybala. Mancando Paulo gli è venuto meno qualcosa, ma è sempre nella mia mente". Poi, su Paredes, è nettissimo: "Non gioca da 9 partite? Cosa abbiamo fatto?". La Roma non ha mai perso. Ranieri annuisce. Fine.
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Ranieri e le parole su Bove
Prima, però, ancora un pensiero su quello che lo aspetta domenica: "Non so cosa hanno organizzato per me, se lo hanno fatto è giusto che non me lo dicano. Tra un mesetto penserò a tutto questo, spero di avere tempo in futuro per farlo". Sorride, il tecnico della Roma, anche se poi lo aspetta una nuova domanda sul mercato: "Sacrificare un big sul mercato? Ne avete parlato voi, non noi in società. Noi cercheremo di fare del nostro meglio, ma è importante lo zoccolo duro, la mentalità. Questo è un gruppo serio, non possiamo sbagliare i giocatori che arriveranno". Su Bove, che oggi compie 23 anni: "Lo chiesi a José (Mourinho, ndr) e lui mi disse di no, quindi non venne a Cagliari. Non lo conosco, ma è un ragazzo meraviglioso e basta poco per capire l'intelligenza di un uomo".