ROMA - Quattro mesi, giorno più giorno meno. Lorenzo Pellegrini non sarà pronto per l’inizio del prossimo campionato. E’ quanto ha saputo dal chirurgo che lo ha operato venerdì a Turku, il luminare finlandese Lasse Lempainen, considerato il massimo esperto mondiale nella ricostruzione dei tendini lacerati. Anche Spinazzola, quando l’elastico d’Achille saltò a Londra durante l’Europeo, si rivolse a lui per guarire e ottenne l’obiettivo: ora potrebbe vincere lo scudetto con il Napoli. Pellegrini aveva consultato diversi medici dopo gli esami strumentali ai quali era stato sottoposto, naturalmente condividendo ogni passaggio con la Roma. Qualcuno gli ha anche prospettato una terapia conservativa, che avrebbe accorciato i tempi di recupero. Ma ha optato per l’intervento chirurgico quando gli è stato spiegato che fosse l’unica strada per scongiurare recidive: già debilitato nella zona dei flessori da molti infortuni muscolari, Lorenzo avrebbe vissuto il resto della carriera con un’insidiosa fragilità. Meglio risolvere definitivamente il problema, insomma, anche a costo di saltare qualche giornata di campionato e (si augura la Roma) l’esordio in una coppa europea.
Il parere del chirurgo
Abbiamo chiesto al professor Lempainen come si svolgerà la riabilitazione: "Lorenzo lavorerà tutto il tempo a Trigoria. Mi fido al cento per cento dello staff della Roma, che è di prim’ordine". In Finlandia, Pellegrini è stato seguito dal dottor Emanuele Gregorace che già era stato a Londra per l’operazione di Dybala: "Il paziente ha 28 anni e quindi ancora molte stagioni di carriera professionistica davanti. Bisogna capire che lo sport di alto livello è molto stressante per il corpo. Occorre quindi prendersi tutto il tempo necessario per guarire. Meglio una settimana in più ma con la certezza che non ci siano altri problemi". Lempainen esclude criticità in questo senso: "Il nostro obiettivo è evitare che certe lesioni capitino nuovamente. Per questioni di privacy non entro nel caso specifico ma posso dire che ho operato negli ultimi anni per un infortunio simile altri tre calciatori del campionato italiano: Gagliardini, Pobega e Kalulu. Loro sono tornati tutti nel giro di quattro mesi". E’ la prognosi che varrà anche per Pellegrini: "Lorenzo ha uno spirito molto positivo, è un ragazzo d’oro e si metterà subito in marcia verso la guarigione".
Pellegrini, la rieducazione
La rieducazione sarà divisa in tre parti: la prima è basata sulla fisioterapia e su esercizi specifici che aiutino a mantenere il tono muscolare; la seconda prevede lavoro sulla cyclette in piscina; la terza, sfruttando l’estate, aggiungerà un periodo di corsa sulla spiaggia che minimizzerà il carico sul tessuto operato. Poi naturalmente Pellegrini dovrà riprendere ad allenarsi sul campo per rimettersi in pari con i compagni ed essere di nuovo pronto a giocare.
Pellegrini e il calciomercato
La convalescenza anestetizzerà probabilmente ogni voce di mercato. Pellegrini trascorrerà le vacanze con l’unico obiettivo di tornare a disposizione della Roma. Poi verrà il momento di discutere del contratto, che scade il 30 giugno 2026. La Roma non lo ha mai chiamato per trattare e anzi a gennaio lo aveva praticamente ceduto al Napoli prima del famoso gol nel derby che ha cambiato il corso della sua storia. Non è escluso che il rapporto si possa esaurire tra un anno, come da vecchi accordi. Ma esiste anche la possibilità che le parti trovino un’intesa per prolungare il contratto a cifre più basse rispetto ai 6 milioni attuali. Ogni ipotesi è aperta: a questo punto non c’è fretta.