Niente lacrime, non più. Solo orgoglio e sorrisi per Claudio Ranieri al termine di Roma-Milan: "Quando rivedrò in futuro queste immagini mi emozionerò ancora di più. Quando sono arrivato abbiamo iniziato in maniera difficile ma i giocatori sono sempre aiutati e compattati. Ringrazio i miei calciatori, sono veramente contento per loro, i tifosi, tutti. La coreografia? Bellissima, io ho lavorato sempre per le emozioni che il calcio ti può dare, è stata una incredibile. Ho sempre chiesto l'aiuto dei giocatori e del pubblico, avevano tutti morale e autostima a terra e siamo riusciti a risollevarci". Dopo il giro di campo con i nipoti, con la piccola Dorotea che avrà raccolto una trentina di sciarpe, Ranieri si presenta davanti alle telecamere felice perché ha preso la Roma in zona retrocessione e l'ha portata in Europa. Quale? Si scoprirà all'ultima giornata. Dopo le tv, Ranieri arriva in sala stampa, accolto da un lungo applauso: "Possiamo ancora giocarci la Champions? Fino a che non è finita non è finita, siamo consapevoli che abbiamo dato tutto e vedremo che succederà. Stasera, dopo il gol e l'espulsione, è come se ci fossimo rilassati perché pensavamo fosse facile. Ma ragazzi, il Milan ha dei giocatori fortissimi, forse non sono riusciti a fare squadra, e noi siamo stati bravi nel secondo tempo a rimettere le cose a posto". Si parla poco di calcio, ma su Saelemaekers e Paredes Ranieri dice: "Avevo bisogno di un filtro davanti alla difesa e di due mezzali di inserimento, Alekis lo avevo visto ispirato a Bergamo e poi era giusto metterlo contro la sua ex squadra. Lascio un gruppo solido, chi arriverà potrà lavorare veramente bene. Datemi ancora qualche giorno e poi è arrivato il giorno di rivedere un pochino la mia carriera". Infine, a corredo del buon umore, a Ranieri fanno notare che la prossima sarà la sua partita numero 501, che è il numero sul codice fiscale di chi è nato Roma. Il tecnico scoppia - letteralmente a ridere - e chiude: "Non me ne frega niente"...
Corriere dello Sport
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