Sembra di scrutare al telescopio una nebulosa, quell’agglomerato interstellare di cui nemmeno gli astronomi riescono a distinguere i contorni. L’allenatore della Roma è un mistero per il momento insondabile, celato dalla discrezione e (fors’anche) da qualche esitazione dei personaggi in scena: proponente e ricevente. Sono giorni di psicosi collettive, addirittura, con appassionati di enigmistica sicuri di poter svelare attraverso un video in codice l’imminente sbarco di Jürgen Klopp, oggi strapagato direttore tecnico della Red Bull. Ma tornando sul pianeta Terra, le opzioni restano parecchie anche dopo il rifiuto di Fabregas e Emery, contattati nel cuore della stagione.
Gasperini resta in corsa per la panchina della Roma
Gian Piero Gasperini ad esempio è un profilo che la Roma tiene in grande considerazione già dallo scorso anno, quando l’Atalanta tritò il Bayer Leverkusen imbattuto vincendo l’Europa League a Dublino. Ranieri un paio di mesi fa ha smentito l’ipotesi («Non sarà lui l’allenatore») perché era giusto disinnescare mine mediatiche ma non ha mai smesso di elogiarne il lavoro e le caratteristiche. Gasperini è stato in effetti cercato già durante l’inverno e ha chiesto ai Friedkin di rinviare ogni valutazione alla fine del campionato. Non a caso in questi giorni sta studiando l’idea di rimanere all’Atalanta con il prolungamento contrattuale che aveva invece escluso nelle scorse settimane. Ieri intanto a Telenord ironizzava: «Non posso andare alla Roma, c’è già un allenatore molto bravo che magari cambia idea e resta. Con l’Atalanta dobbiamo valutare, ci saranno delle cessioni e non sarà facile ripetersi. Questo mi preoccupa». Forse nella sua testa c’è anche qualche altro club oltre alla Roma, dove non sarebbe accolto tra le fanfare: domenica vicino allo stadio Olimpico un gruppo di tifosi ha esposto uno striscione che invitava energicamente la società a non ingaggiarlo.
Gli 'indizi' di Ranieri sulla scelta dell'allenatore
È un elemento secondario, il consenso popolare, ma non ininfluente. I Friedkin negli anni hanno sempre dato il giusto peso all’umore della tifoseria, tanto da evitare viaggi e comparsate all’Olimpico nei mesi della contestazione. Ranieri si è lasciato scappare un indizio più interessante: «Prenderemo un buon tecnico, che magari all’inizio non piacerà a tutti ma poi saprà conquistare l’ambiente con le sue qualità». In questo identikit rientra perfettamente Gasperini, ma non solo. All’epoca per esempio Vincenzo Italiano non avrebbe scaldato i cuori della gente. Adesso che ha regalato la Coppa Italia al Bologna dopo oltre mezzo secolo, ha acquisito invece uno standing molto più intrigante. Solo che anche Joey Saputo lo sa e gli sta rinnovando il contratto in scadenza. Diventa difficile. E Farioli? Si è dimesso dall’Ajax in lacrime, dopo l’harakiri tecnico costato il titolo olandese, e chissà: a gennaio ha incontrato Ranieri illustrando la sua idea di calcio. Poi se ne sono perse le tracce, come per Patrick Vieira che in tanti hanno accostato alla panchina della Roma.
Roma, quando sarà annunciato il nuovo tecnico
Quando sapremo la verità? Ranieri ripete sempre che sarà il presidentissimo, Dan Friedkin, a scegliere il momento dell’annuncio. Questo lascia credere che la scelta sia stata fatta e che il professionista designato debba liberarsi da un’altra squadra. Ma è proprio così oppure anche la Roma aspetta gli incastri? A questo punto si dovrebbe attendere ancora una settimana, quando finirà il campionato. Ma oggi è martedì. E la storia ricorda che i Friedkin escono con i loro comunicati, per esoneri e per assunzioni, sempre nel giorno intitolato al dio della guerra. Marte tra l’altro è un pianeta e al telescopio si vede, senza dubbi sulla sua identità.