ROMA - Non c’è la firma, non c’è l’allarme. Tutto procede: talks on going, direbbe Friedkin, le chiacchiere stanno continuando. A rilento, sì, però in un clima disteso. La Roma si sente abbastanza tranquilla sul futuro di Mile Svilar, che comprensibilmente sta agitando i tifosi perché non ha ancora rinnovato il contratto. Manca l’accordo tra Ghisolfi e lo staff del portiere. La distanza economica tra domanda e offerta resta abbastanza ampia. Ma sono schermaglie che intralciano tutte le trattative. La scadenza è ancora relativamente lontana (giugno 2027), il rapporto è cordiale, le volontà sono chiare.
Svilar, priorità alla Roma
Svilar è stato esplicito, anche oltre ogni aspettativa, nell’intervista rilasciata a questo giornale il 5 aprile: «Voi avete più fretta di me sul contratto. Se sono sereno io, che motivo c’è di agitarsi? Io voglio restare alla Roma, al 100 per cento. I soldi sono importanti ma lo è di più la felicità di vivere in un posto dove si sta bene». E’ stato un concetto talmente incisivo da risultare quasi autolesionistico nella negoziazione. Forte della preferenza del miglior portiere del campionato - premio assegnato dalla Lega - la Roma sta cercando di sistemare la vicenda contrattuale secondo tempi e modalità che ritiene consoni al momento. Oggi gli sforzi della proprietà e della dirigenza sono indirizzati verso il nuovo allenatore. Le operazioni di mercato e la politica interna resteranno per qualche giorno in stand by anche perché proprio le valutazioni tecniche di Gasperini saranno essenziali per le strategie estive.
Svilar si gode le vacanze
Intanto Svilar, che comunque per Gasp non è in discussione, è andato in vacanza nella sua Anversa, dove presto la moglie June partorirà il primogenito della coppia. Vista l’imminenza del lieto evento, i due rimarranno in Belgio in compagnia degli affetti più cari. Mercoledì sera Mile ne ha approfittato anche per andare allo stadio per assistere alla partita di campionato che l’Anversa ha perso in casa contro lo Charleroi. A luglio, non potendo giocare con la nazionale belga dopo aver già cambiato una volta nazionalità calcistica (una presenza con la Serbia), si presenterà puntuale all’inizio del ritiro con la Roma.
Svilar, la Roma chiede 50 milioni
Questo è il programma che lui stesso ha fissato per sé. Svilar ha deciso di affrontare con spirito zen l’avvenire, anche se l’attuale stipendio lo colloca in fondo alla lista di quasi tutti i compagni: meno di 1 milione netto (gli sono però stati pagati dei premi individuali per la stagione straordinaria appena conclusa). E’ riconoscente alla Roma per averlo valorizzato, in un percorso di crescita che lo ha spinto dal ruolo di terzo portiere del Benfica a punto fermo della squadra. Se poi arrivassero proposte spaventose da una big europea - il Bayern è interessato ma non solo - le valuterebbe insieme alla società. Ma non ha alcuna intenzione di muovere il primo passo per provocare la rottura. Può essere Ghisolfi semmai, a fronte di un’offerta intorno ai 50 milioni, a comunicargli l’opportunità di venderlo. Il problema del fair play finanziario esiste, come ha chiarito più volte Ranieri, e non può essere ignorato. La Roma comunque prima di rinunciare a Svilar proverà tutte le altre possibili strade.